SETTIMANA SANTA
Liturgia Pasquale
Sono andato questa mattina a prendere i testi e la liturgia della veglia Pasquale, cioè quello che noi facciamola notte del Sabato Santo.
Allora se la notte del Sabato Santo non mi inganna, perché io non celebro più da anni la liturgia Pasquale latina, cioè quello che facciamo nelle nostre parrocchie a Roma.
Io celebro quella orientale, dunque se non mi inganna la memoria dovrebbe essere così, ci si ritrova tutti fuori dalla chiesa, almeno in campagna era così, un grande fuoco che esce dalla terra che parte dalla terra e li tutti attingono al fuoco benedetto la candela poi piano, piano si accendono tutte le candele, poi secondo la liturgia bizantina fa una cosa bella, mi sembra anche in quella latina c’è qualcosa di simile, il prete bussa tre volte alla porta e dice aprite la porta, e da dentro non dice niente, seconda volta niente, terza volta aprite la porta in nome di Cristo, e si aprono le porte, e sono le porte degli inferi, che sono sapete questo è il senso teologico, la porta dell’inferno della morte che sono divelte, sfondate ormai non ci sono più chiusure in cui Dio non entri più, anche la morte in un certo senso non è più un luogo dove Dio non è stato, e se Dio abita lì dove c’è la morte, mi dispiace non c’è più la morte.
Oggi in fondo e che questo fuoco, questo accendere le candele, questo bussare alle porte del sacerdote adesso non mi ricordo se nel rito latino, ma non c’è, ma in ogni caso le porte si devono aprire, le porte della chiesa, e si arriva al punto di dire ecco veramente Cristo luce del mondo, Cristo risorto luce del mondo tre volte, e risponde Deo Gratias, no? Deo Gratias, e adesso chiediamo allo Spirito di poter capire cosa vuol dire in questa liturgia si sta celebrando che cosa?
Il fatto che la morte non c’è più, (sto dicendo una cosa forte), la morte non c’è più, dice padre non raccontarci storie la morte c’è perché tutti muoiono qui attorno, ma non c’è, allora il problema è ci crediamo o non ci crediamo? Il problema è la nostra fede, noi stiamo celebrando uno che ha vinto la morte lo stiamo celebrando, uno che è morto, e che per devozione siccome dobbiamo passare qualche alla settimana in chiesa, stiamo in qualche modo pregando, ma Paolo direbbe: “ La nostra fede sarebbe vana se Cristo non fosse risorto, saremo dei poveri, perché in fondo tutti quanti quelli che si dedicano in un qualche modo alla religione, o una fede, più o meno qualche cosa di fede hanno, di morale hanno, di modo di atteggiarsi hanno, più o meno buono, ma quello che noi crediamo e niente di meno che la morte che è entrata nella vita dell’uomo a causa del peccato di Adamo non c’è più, ma non solo, che Cristo risorto, poi dopo passeremo ai testi e? Cristo risorto non viene da un’altra vita, da un aldilà sconosciuto, da un New Eage, più o meno indeterminato no!
Cristo risorto viene da qui, la morte che Lui a ricevuto qui, ha vissuto qui , è morto qui, Lui torna in questa vita e questo è bellissimo, vuol dire che anche noi in un certo senso non andremo a finire in una roba che non sappiamo cosa sia, certo non sappiamo ma nemmeno sarà qualcosa che è staccato completamente da quello che abbiamo vissuto qui sulla terra, dunque il senso di quello che noi stiamo vivendo qui oggi, e fondamentale perché? Perché noi stiamo già vivendo quello che sarà il futuro, cioè la nostra vita in qualche modo in Cristo, salvati da Cristo, partecipando a questa vittoria sulla morte di Cristo noi ritroveremo quello che viviamo oggi nell’amore, nella fede, nella speranza la troveremo dopo, Cristo ripeto non viene da un'altra vita, non viene da Marte e nemmeno da Giunone, viene da questa vita e risorge in questa vita, torna in questa vita, prende i pesci e dice ai discepoli mangiate un po’.
Accende il fuoco, quello che noi accendiamo la sera del Sabato Santo, scaldatevi torna in questa vita è bellissimo, allora se noi ci crediamo è una grazia di Dio, e se no ci crediamo chiediamo grazia di poterci credere fino in fondo, e sempre di più perché diciamo la fede è un cammino, andiamo a vedere meglio quello che sto dicendo qui con uno slogan “La morte non c’è più” sto cercando di vedere nei testi e prima di andare ai testi voglio dire, so che state qui fino alle sette, allora possiamo dividerla in due momenti la nostra , in due incontri lasciando il tempo per la preghiera, io non so che cosa avete in mano, se avete la Bibbia siamo salvi.
Allora io ho preso in mano, e l’ ho qui davanti, domenica di Pasqua in Resurrezione Domini, veglia pasquale della notte.
Con tutte le letture che ci sono sapete sono dodici, se la parrocchia le fa tutte, se il parroco decide di farne di meno sono di meno, e poi c’è il rituale domenica di Pasqua in Resurrezione del Signore, veglia pasquale nella notte Santa.
Uno dice, ma perché capire la Pasqua da questo momento e non dal giorno prima ?
O dal giorno dopo?
Perché non si capisce la pasqua di Cristo solo dall’uovo di cioccolato che compriamo la domenica per portare ai bambini.
Perché chiaramente in quella notte Santa c’è tutto un mistero grande, scusate se mi servo delle icone bizantine ma fanno vedere questo mistero in un modo bellissimo in questa icona qui, qui è rappresentato Cristo, dopo la morte che scende negli inferi sapete che questo, noi lo recitiamo nel credo degli apostoli, quel credo corto che noi recitavamo prima della riforma liturgica quella più breve, c’è ancora come possibilità nella nostra preghiera, discese agli inferi, prima lettera di Pietro e chi trova la dentro gli inferi ?
Lui sta dando la sua mano ad Adamo e dall’altra parte qui vestita di rosso, qui c’è Eva, i nostri progenitori i nostri nonni dei nonni che stanno aspettando da sempre questa salvezza dalla morte e di tutte le loro conseguenze del peccato, che sono entrate nella vita dell’uomo dopo il peccato.
Ritorneremo su questa immagine, dove li porta ?
Dove sta andando Cristo ?
Sapete che Cristo lì sta arrivando, la storia di Cristo nella nostra vita, nella vita della chiesa dell’umanità è una storia che ha un tempo, un alfa e un omega diciamo del nostro tempo, anche se l’alfa e l’omega quelle vere sono quelle del tempo di Dio, non è un alfa e un omega che noi possiamo delimitare, vi ricordo che l’alfa e l’omega sul cero pasquale li scrive il sacerdote lo incide no ? Gesù Cristo anno pasquale 2003 Gesù Cristo alfa e omega ecc. ecc..
Bene anche questa alfa e omega dell’uomo in un certo senso non è un tempo non determinato no! anche il posto dov’ è sceso Adamo ed Eva, è un luogo , c’è , è il luogo della morte è il luogo dove l’uomo è andato a finire, ma è in quel luogo della morte Cristo entra, e allora non c’è più niente altro da vincere in un certo senso direbbe Paolo , dov’è o morte il tuo pungiglione ? dov’è ? avanti fallo vedere non c’è più ? perché Cristo ormai è entrato nella morte, e dice la liturgia Caldea, la cito perché siamo in un tempo di… guerra in Iraq, la chiesa in Iraq e la chiesa Caldea nella liturgia Caldea c’è un bellissimo dialogo fra Cristo e l’Ade, il famoso Ade di cui parlano i nostri poeti latini, romani prima del cristianesimo, Ade, allora nella liturgia dei Caldei, chiesa dei cristiani dell’ Iraq, i Caldei sono cattolici e hanno anche loro questo dialogo, c’è un bellissimo dialogo e dice: “l’Ade oh se io avessi saputo che tu eri cosi pericoloso, dice a Cristo, io certamente avrei fatto di più per non lasciarti entrare, e Lui Cristo risponde ma che cosa posso farci io, più di questo che ho fatto non potevo, che mi hanno messo sulla croce, ma proprio mettendomi sulla croce è stato un grande inganno per te dice, e dice è vero l’Ade tutti pensavano che tu saresti finito, invece proprio così sei entrato nel luogo dove ancora nessuno pensava che tu saresti arrivato- è bellissimo è un bellissimo dialogo – ormai l’Ade il fato non niente ha più potere su Cristo - è bello questo.
Io quando parlo di questo dialogo mi ricordo di questi creduloni al fato alla magia no ? ormai tutto è stato vinto, non c’è più bisogno né fatture di preghierina, cioè voglio dire preghierina si, ma nella forza di Cristo tutto ormai è stato vinto non c’è niente che sia rimasto fuori dalla vita che viene dal Padre dal Figlio e dallo Spirito Santo ci siamo ?
Più di così non si può scendere perché luogo così più profondo è quello della morte, ma attenzione, si può solo risalire, non è che più di così si và no ! lasciate stare il fato le cose misteriose i misteri, invenzioni dell’uomo più di così non si scende, si può solo salire verso dove ? qui è bellissimo, verso il Padre da dove Adamo un giorno si è allontanato, ed è quello che sta facendo Cristo, sta prendendo i due per riportarli verso il padre, questo è la salvezza, per riportarli nel luogo del riposo da cui loro sono fuggiti, ora prendiamo le letture e vediamo se possiamo confermare quello che vi ho detto io con questo slogan “LA MORTE NON C’E’ PIU’”.
Che cosa dicono le letture della veglia pasquale:
Prima lettura, dal Libro della Genesi, Creazione del Mondo ci siamo ?
Seconda lettura, dal Libro della Genesi, Creazione dell’Uomo ci siamo ?
Dio creò l’uomo a sua immagine e somiglianza maschio e femmina li creò, e li benedisse.
Allora ci fermiamo su questa parte del Genesi, se noi vogliamo capire, mi state seguendo ?
Se noi vogliamo capire che cosa è essere liberati dalla morte dobbiamo meditare e pregare un po’, che cosa vuol dire la morte nella vita dell’uomo dopo il peccato?
E allora, io brevemente dirò due parole su questo punto, quando nella Veglia Pasquale si legge questo, è chiaro che il riferimento è a tutta la storia della salvezza, tutta la storia dell’uomo e dentro questa storia della salvezza di Cristo, allora vediamo l’inizio di questa storia che è già dentro nella storia di Dio, (scusate se ripeto qualche cosa dell’altra volta, ma all’inizio bisogna farlo perché è sempre un punto importante come quando si ritorna da Adamo ed Eva, ma è sempre un punto fondamentale).
Dio crea l’uomo davanti a se, Dio lo crea davanti a se perché ci sia una comunione tra loro due una vita, una intesa, una comunione condivisa, una vita di grazia che viene da Dio, e che Dio vuole dare all’uomo e per questo lo creò libero, libero cioè di accettare o non accettare questa offerta di vita, di comunione, di condivisione di grazia che viene da Lui cioè da Dio, cosa succede, creandolo libero, l’uomo è libero, perché se no non sarebbe libero, sapete che dicono alcuni, che l’inferno e la grande garanzia della nostra libertà, pare che nell’inferno non si sa chi ci sia dentro, ma c’è, allora se non c’è l’inferno non siamo liberi, non saremo liberi di andare all’inferno in un certo senso, ma attenzione, è proprio questa libertà che diventa in noi una molla per qualcosa che ci allontana da Dio, cioè ci allontana dalla vita se Dio è vita è l’amore la comunione la speranza la fede, se noi ci allontaniamo da Lui, ci allontaniamo da questa fonte di vita di cui siamo fatti ad immagine e somiglianza ed è quello che sta dicendo la lettura del Genesi, che letta nella Veglia Pasquale, allora benissimo l’uomo nella sua libertà prende questo dono e che cosa fa ? Invece di continuare questo dialogo questa vita relazionale con Dio, ascolta una parola che gli viene da fuori che è quella del serpente, che gli dice tante cose la cui essenza è per carità uomo tu pensi che Dio e così buono perché ti ha creato, ti ha messo nel giardino, cammina con te alla brezza di mezzo giorno, ma tu ti stai sbagliando, tu pensi che Dio è buono con te ma caro uomo ti sbagli di grosso, perché ? Lui ti ha detto di non mangiare dell’albero, ma non mangiare dell’albero vuol dire non mangiare dell’albero della conoscenza del bene e del male, ma sapendo che erano due gli alberi quello della conoscenza del bene e del male e quello della vita, Dio ha detto ad Adamo non mangiare quello della conoscenza del bene e del male, non gli ha detto non mangiare di quello della vita.
Ora questo è importante, perché in un certo senso Adamo quando prenderà la mela insieme ad Eva dall’albero della conoscenza del bene e del male vuol dire questo:
Io Adamo faccio quello che mi sembra importante perché non mi fido più di Te.
Questo è il senso esegetico di molti brani di chi sta commentando questo brano, io non mi fido più di te perché ?
Vogliamo andare a vedere nella notte pasquale la liturgia che cosa sta dicendo, a un certo punto voi sapete che se c’è un diacono, il diacono canta l’Exultet a un certo punto dice:
Esulti finalmente l’angelica schiera dei cieli, esultino i messaggeri divini e per la vittoria del gran Re squilli la tromba di salvezza. Giubili anche la terra abbagliata da tanto fulgore e, illuminata dallo splendore del Re eterno, senta d’essere stata liberata dalle tenebre ovunque. Si allieti pure la madre Chiesa ornata dal trionfo di tanta luce e questo tempio echeggi per le esclamazioni festose dei fedeli. Perciò, o fratelli carissimi presenti al meraviglioso splendore di questa santa fiamma, invocate con me la misericordia di Dio onnipotente, affinché Colui che, non in considerazione dei meriti, mi ha chiamato allo stato sacerdotale, mi faccia cantare degne lodi di questo Cero. Per nostro Signore Gesù Cristo, Dio vivente e regnante in unità col Padre e con lo Spirito Santo.
Exsultet jam angélica turba caelòrum; exsùltent divina mystéria: et pro tanti Regis victoria, tuba insonet salutàris. Gàudeat et tellus tantis irradiàta fulgòribus; et aetérni Regis splendòre illustràta, totìus orbis se sentiat amisìsse caliginem. Laetétur et mater Ecclesia, tanti luminis adorata fulgoribus:
et magnis populorum vòcibus haec aula resultet. Quapròpter adstantes vos fratres carissimi ad tam miram hujus sancti luminis claritatem, una mecum, quaeso,Dei omnipoténtis misericordiam invocate. Ut qui me non meis meritis intra Levitàrum numerum dignatus est aggregare : infundens, cerei hujus laudem implére perficiat.
Per Dòminum nostrum Jesum Christum Filium suum : qui cumeo vivitetregnatinunitàte Spiritus Sancti Deus.
Egli ha pagato, Cristo, per noi all’Eterno Padre il debito di Adamo “EXSULTET” (sto citando la liturgia) e con il sangue sparso per la nostra salvezza ha cancellato la condanno dell’antico inganno.
“EXSULTET”, guardate che quando noi celebriamo le cose non è che celebriamo acqua fresca, celebriamo cose molto serie, cos’è questo antico inganno ? quello del serpente, che ha suggerito alla donna e all’uomo, io penso che sia stato così, quando faccio questa esegesi la drammatizzo in questo modo :
Ciao Eva come stai? (chiaro che un invito invitante ed Eva abbocca subito dice)
Bene grazie.
Brava stai bene ?
Si, si sto proprio bene qui con Dio in paradiso la brezza mezzo giorno, camminiamo insieme.
Ma sai Eva tu pensi che stai così bene, ma non è vero ?
Infatti Lui ti ha detto di non mangiare dell’albero, che sta in mezzo al giardino, (scusate se lo ripeto ma è fondamentale) sta in mezzo al giardino – ma quello che sta in mezzo al giardino lo ripeto è quello della vita, non è quello del bene e del male.
Dio ha solamente detto non mangiate di quello del bene e del male – due opposti, per la mentalità Semitico Ebraica, oppure quella dell’Iraq, è la stessa mentalità, culturalmente parlando, due opposti vogliono dire tutto, cioè in un certo senso Dio dicendo non mangiare del bene e del male, sta dicendo ad Adamo: Senti Adamo Io ti ho fatto per stare davanti a Me, perché tu possa rispondere liberamente non cercare di essere qualcos’altro, ma se tu vuoi essere tutto, ecco il doppio elemento no ? due opposti mentalità semitica significa tutto, se tu vuoi essere tutto vuol dire che ti metti al mio posto, ma nel momento in cui fai questo, nella tua libertà che ti ho dato io, tu ti stai allontanando da me, non so se mi sono spiegato – allora questo è interessante, Adamo accetta questa suggerimento questa idea, falsa immagine di Dio la chiamano i padri, falsa immagine di Dio, e dice se tu sei cattivo caro Dio, guardate lo facciamo anche noi e dopo vi spiego perché, se tu sei cattivo non vale più la pena per stare qui con te, dunque mi salvo da solo, prendo la mela e mangio:
Ora se noi vogliamo capire dal piccolo litigio familiare alla guerra in Iraq, dobbiamo capire questo punto qui, se Dio è la forza, la vita la sicurezza di avere qualcuno che mi ama, qualcuno che si prende cura di me, qualcuno che rende la mia vita esistenzialmente sicura, se io per questo antico inganno di cui parla l’EXSULTET” e l’accetto come pensiero, sapete nelle confessioni alcuni vengono li, padre, tanti pensieri, seguire un pensiero e terribile se il pensiero è cattivo sapete? Se il pensiero non è buono, tu lo segui lo segui poi alla fine non sai dove finire, per un pensiero che ispirato da fuori dal serpente dalla più astuta delle bestie, bene io mi sono staccato da Lui, ma se Lui mi rende la vita esistenzialmente sicura, attenzione il momento in cui sono da solo, intanto questo esempio vi fa vedere che se io rimango qui cinque minuti già mi fa male il braccio, l’uomo si fa male da solo, nella sua libertà se drammatique direbbero i francesi, nel momento in cui si ritorna, li comincia di nuovo la vita, Cristo che lo riporta su, al Padre da dove Adamo è fuggito, ma non solo vado avanti, perché poi che cosa dice le letture si comincia a parlare di Abramo a parlare di Mosè che esce dall’Egitto, vi sto semplicemente citando il libro dell’Esodo libro della Genesi ancora, andiamo avanti con la storia della salvezza.
Se Adamo ed Eva si scoprono vulnerabili nel momento in cui si distaccano da colui che è la vita, è l’esistenzialmente sicuro è la persona a cui io faccio riferimento sapete i monaci i religiosi se non fanno riferimento a questa persona e non hanno la garanzia per poterlo fare almeno un po’ veramente, dove andiamo?
Nella vita quotidiana dico questo è il problema il dramma dell’uomo che pensando che di Dio non ci si fida , perché anche nella vita religiosa se c’è un problema o con il superiore o con il fratello o con la sorella ecc. ecc. dico ma io mi sto fidando di Dio alla fine ? perché se mi fido di Dio speranza mia vita mia, carità mia ecc. ecc. io perché devo impuntarmi su una piccola cosa Allora ripeto se vogliamo vedere, la guerra dell’Iraq, e il piccolo litigio familiare la radice sta qui io non mi fido più di Dio.
Va avanti, Adamo dove sei? Mangiamo no ? Adamo dove sei ? mi sono nascosto perché ho scoperto di essere nudo, erano nudi anche prima diceva San Ireneo Gregorio di Nisso, quando commentano questo brano, ma adesso scoprono che la nudità diventa vulnerabile, e cosa fanno, cioè diventa un punto di cui hanno vergogna, in un certo senso si scoprono in qualche modo feriti, feriti e quindi ho bisogno di nascondermi, ma se mi nascondo cosa faccio ? andiamo a vedere, prendono le foglie e si coprono, alcuni padri in termini moderni, come dire io, dicono che sarebbe la prima crisi ecologica dell’umanità “usare il mondo per difendere se stesso” ma perché ? perché non sono più affidati a Dio, e quindi ho bisogno del mio campetto, della mia casetta, come direbbero a Milano, della mia fabrichetta, in modo tale che mi difendo, ho qualcosa su cui contare, su cui appoggiarmi, dicevo la volta scorsa parlando con una donna di qui di Roma, sai i miei figli gli ho dato il trentacinque per cento della casa che hanno in eredità e io il trentatre, sai bisogna pure tutelarsi, ma questa paura di tutelarsi non tutelarsi(è una domanda molto seria) da dove viene? di chi io mi fido ? e se non mi fido perché? non è forse l’antico inganno di cui parla l”EXSULTET” di cui Cristo è venuto a liberarci? se Adamo non si fida più ? anche Caino che è figlio di Adamo non si fida più? E Caino infatti comincia ad essere invidioso del fratello e ucciderà il fratello.
Ma direbbero alcuni Padri, Caino uccidendo il fratello ha ucciso se stesso, sapete perché ? perché nella cultura Semitica di nuovo la stessa cultura di Gerusalemme e Iraq la stessa, quando dice che uno è fratello di un altro, Marco è mio fratello vuol dire che lui è fratello di me e io sono suo fratello, ma se io ammazzo lui, la mia identità in qualche modo viene ferita ,in un certo senso, quindi in un certo senso l’uomo continua a farsi male, semplicemente perché ?
Perché una volta che si è staccato da Dio comincia per lui, si trova solo sulle sue proprie forze comincia a coprirsi e comincia quello che viene chiamata lotta per la sopravivenza, va bene, e Caino uccide Abele, perché ? perché non capisce più che relazione c’è fra me e te – fra me e mia moglie, fra me e mio figlio, fra me e mio padre, non capiamo più, sapete c’era un bel racconto russo che parla di un capitano di una nave che dice “io ogni tanto vengo qui a prua e sto qui da solo dice, perché dice se non faccio questa cosa comincia a succedere che comincio a non capire più quello che dicono gli altri comincio a fraintendere ecc. ecc.
Allora Cristo è venuto per liberarci in un certo senso dalla morte che è entrata nella vita dell’uomo, perché voi sapete che questo è una delle cose sia dal punto di vista della dogmatica sia del punto di vista Biblico, che si afferma sempre dopo il peccato e delle conseguenze della morte.
Allora adesso andiamo avanti, e vediamo che la nostra liturgia infatti ci dice, questa è la notte dice Exsultet in cui lui ha liberato i figli di Israele nostri padri dalla schiavitù dell’Egitto e gli ha fatti passare illesi attraverso il mar Rosso, che senso ha tutto questo dopo quello che abbiamo detto, cioè Mosè che fa uscire gli Israeliti dall’Egitto, cioè dalla schiavitù, guardate che si parla anche della schiavitù del peccato direbbe Paolo, vado avanti con la storia cercando di fare veramente una sintesi diciamo siccome Dio ha creato l’uomo libero, Adamo ed Eva liberi, dicono alcuni teologi orientali che sa benissimo il rischio che corre, Dio quando vede Adamo ed Eva che se ne vanno per la loro strada e anche Caino fugge sto citando la scrittura, fugge, fugge, fugge Dio non lo lascia andare da solo, questo è bellissimo, Dio prende su di sé di aver creato l’uomo libero e di avergli offerto la vita in abbondanza, e sa che per l’uomo e per la donna questo è importante, essenziale e cosa fa? Cominciò a mandare sulle tracce di Adamo di Caino qualcuno per raggiungerlo e ricordagli che cosa? Che Dio alla fine non è quello che Adamo pensa scappando, non è quello che Caino pensa scappando, ma è il Dio della vita allora dice sempre questi nostri canoni che riguardano la storia della salvezza, Dio mando i profeti, Dio Mondo i patriarchi, Dio mandò tutti questi per ricordare all’uomo che Dio è il Dio della vita è amante degli uomini, ma cosa hanno fatto come nella parabola del vangelo, questi sono venuti gli hanno presi gli hanno uccisi, la parabola dei vignaioli a cui il padrone della vigna manda il figlio ecc. ecc.. e quindi l’uomo in un certo senso non vuole sentire che Dio è Buono, e un film di Caino, Caino fugge, dopo aver ucciso Abele dopo aver non riconosciuto la come dire, il piano provvidenziale di Dio di avergli dato un fratello, lui invidioso perché cerca di salvare se stesso a tutti i costi, dice come mai lui ha l’offerta e io no, ma anche li è un’interpretazione di Caino non è un’interpretazione di Dio, e Caino che preso dalla paura per sé staccato da Dio comincia a fare che cosa? Ad accusare l’altro lotta per la sopravivenza , perché se io lo accuso in qualche modo, trovo un capro espiatorio io mi salvo:
Caino che cosa fa ? dice lui ha l’offerta che sale verso Dio e Dio l’accetta mentre la mia offerta no! Ma sapete esistono due cose qui, sono un po’ pedante ma è importante per capire quello che viene dopo due cose dicono gli Esegeti:
Caino primo non vede che quando è nato lui era una grande festa, per lui si parla di due versetti nel testo di Genesi nato primo genito colui che erediterà secondo la cultura del tempo antico tutto la terra ed Eva e Adamo ebbero il primo figlio e si dice questo con una certa enfasi nel testo.
Secondo Abele è il secondo genito l’ultimo cioè il più piccolo e anche qui gli Esegeti voglio dire che se è il più piccolo certamente Dio ama anche i più piccoli di più
Terzo Dio può amare chi vuole.
Sono le tre cose che dicono gli Esegeti, ma Caino non capisce questo che lui è il primo genito, che Abele è il più piccolo e che Dio infondo ama tutti nel modo come lui vuole, Caino non può capire questo perché? Perché è tutto preso dal suo pensiero di difendere se stesso, ora non so se vi dice qualcosa della vostra esperienza questo ma è importante ricondurlo all’ esperienza, nel momento in cui è quando io litigo con il mio amico, la mia moglie ecc. e dimentico tutto questo, che l’inquadro da cui partiamo e siamo dove Dio mi ha messo in un certo senso dimentico, dimentico e diventa solo un mio punto personale quello che è importante è molto spesso magari vai a vedere cosa c’è alla radice di tutto questo è una radice che si chiama ombelico, cioè io, io che cerco di difendermi, ma dal punto di vista spirituale biblico cristiano è ancora l’uomo che in un certo senso non fa affidamento sulla grandezza infinita misericordia l’ampiezza della provvidenza divina della sua vita.
Caino fugge, fugge e quel film dice: Caino stava fuggendo e cerca di nascondersi dappertutto ma un grande occhio lo seguiva e all’ora si vede proprio un occhio enorme che segue Caino, a un certo punto Caino per fuggire a questo occhio di Dio si costruisce un buco e in un certo senso il buco che lui si costruisce così grande riesce ad entrare, mette una pietra sopra, e dice qui Dio non ci sarà, mette una pietra sopra e dice qui Dio non ci sarà, finalmente Dio è lontano da me, ma anche lì Dio verrà, in un certo senso proprio lì ed è interessante che Questa è la storia di ciascuno uomo no?
Scusate se ripeto ancora le cose della volta scorsa. Dio è come dice l’Apocalisse , quell’uomo che bussa alla porta e a chi apre nella sua libertà entrerà e cenerà con Lui finalmente, da sempre Dio sta aspettando che l’uomo schiavo dell’antico inganno possa con il suo amore con la sua presenza con il suo bussare continuo la porta perché Dio non smette di bussare, con i profeti i patriarchi con tutti questi e alla fine nella pienezza dei tempi direbbe san Paolo con il suo unico Figlio, in modo tale che veramente che questo suo bussare sia finalmente l’uomo può trovarlo, dice Efrem Siro, cito un altro dell’Iraq di Edessa, una di queste città, sapete che Mussul per esempio è l’antica Ninive ecc. dice Cristo fu innalzato sulla croce dice il nostro Efrem Siro per vedere da lontano così e dicesse ancora una volta Adamo, Adamo dove sei? Perché ti nascondi ? perché ti nascondi con le tue foglie nei tuoi cespugli, perché ti nascondi dentro la tua casetta, perché ti nascondi nella tua fabbricheta scusate l’accento Milanese, perché ti nascondi dietro la tua superbia, perché solo tu puoi fare la torta sta sera e non la nuora tua perché ? Adamo dove sei ? allora questo è veramente la situazione dell’uomo dal piccolo litigio ma anche nella grande guerra in cui l’uomo si trova e qui da cui Dio Cristo è venuto ad liberarci.
Abbiamo letto Mosè, uno di questi che manda Dio per ricordare all’uomo che Dio è buono e datore della vita e l’onnipotente che ama ciascuno e tutti in modo infinito, anche se noi non ci crediamo, così tanto, questa è la nostra condizione, questo è il peccato, le conseguenze del peccato ancora rimangono in noi, non ci fidiamo così tanto di Dio, mi devo tutelare padre, e perché ? e ma questo e normale ma si, ma perché ? manda Mosè, Mosè cosa fa? Prende il popolo e Dio gli da un segno molto forte, prendi l’agnello uccidilo metti il sangue sugli stipiti delle porte, passerà l’ angelo sterminatore stanotte e i vostri figli saranno salvi, e quella notte veramente passa l’angelo i figli primogeniti dell’Egitto moriranno, ma il popolo di Israele parte si mette sulla strada passa il mar rosso le acque si aprono, e arrivano nella terra promessa, perché sapete la liberazione dall’Egitto non è compiuta se non si arriva nella terra promessa, e arrivano ma c’è un punto, che subito dopo un po’ di tempo quando questa manna comincia a scendere, gli Israeliti cominciano a fare che cosa ? cominciano a lamentarsi ma cos’è ? Questa roba bianca qui ? erano meglio le cipolle d’Egitto e tutte queste cose qui, ogni uno di noi ha le cipolle d’Egitto la volta scorsa erano le melette della Val di Non questa volta le cipolle d’Egitto che, ogni uno di noi sa che la bontà, le cipolle d’Egitto sono ottime uniche, ma non abbiamo ancora l’apertura di poter apprezzare la bontà della novità della vita di Dio, sappiamo bene il gusto delle cipolle d’Egitto, della schiavitù, il gusto della vita sappiamo bene qual’ è com’è ecc. ecc. ma non abbiamo ancora il gusto di questa novità di Cristo, di questo far riferimento alla sua persona nella mia vita quotidiana, bene all’ora alcune teologi dicono sapete ogni liberazione, ogni liberazione che sia solo politica o culturale, economica, non è una liberazione piena non lo è, possiamo anche dare a tutti i poveri un milione di euro è cosi non è ancora la liberazione perché la liberazione piena dal peccato, dalle conseguenze del peccato e dalla morte, chi c’è la può dare, solo Cristo, la liberazione piena non è la liberazione dalla povertà dalla mancanza di cultura dal mancanza di preparazione no e una liberazione dalla morte e da questa falsa immagine di Dio che abbiamo, questa è la vera liberazione, la liberazione da quello che è entrato dopo il peccato nella nostra vita, e da questo fatto che non ci fidiamo completamente di Lui, questa è la vera liberazione, che metterà le cose a posto fra me e il mio amico fra me e mio marito fra me mia moglie fra me e mio figlio, questa è la vera liberazione che noi stiamo aspettando.
E si legge il libro dell’Esodo, per ricordarsi , voi sapete benissimo che ogni ebreo ancora oggi il giorno del giovedì santo( corrisponde più o meno a quello) che cosa fa , si riunisce alla famiglia e fanno questa Beracà questa bella cena, in cui il padre (pater familias) si alza invita a tutti ad alzarsi e dice oggi ciascuno di noi, è obbligato a sentire dentro di sé l’ansia di liberazione che avevano i nostri padri in Egitto, e ricordarsi l’intervento che Dio ha fatto per liberarci dalla schiavitù che loro vivevano, poi si leggono i salmi 141 ecc. il grande Hallel ecc. ecc. alla fine tutti cantano questo ma ripeto ormai è chiaro nessuna liberazione che sia solo politica riesce a liberare l’uomo, tu puoi volere anche il gelatino alle 5 del pomeriggio tutti i giorni però starai bene ma non è ancora la liberazione, uno può prendere l’anziolitil non so cosa sono queste medicine, non so come si chiamano,ma non è ancora la liberazione, uno può andare di qua di là per passare il tempo benissimo diciamo noi fra di noi, se no che cosa si deve fare ma non è ancora la piena liberazione,
perché la piena liberazione guardate avviene finalmente, guardate se ritroviamo l’immagine, ancora qui, ancora qui, quando dentro di me si ristabilisce questa relazione aperta fiduciosa verso Dio e questo è una grazia , è una grazia anche da chiedere non è solo uno sforzo della volontà lo è anche per chiederlo per rimanere aperti per aprire la porta a questo Cristo che bussa da sempre per trovarmi, Adamo Eva dove sei? Ecco ma è anche un grande dono.
Arriviamo al vangelo di Marco e mi fermerei un momento. Marco è citato anche la notte di Pasqua.
Il vangelo di Marco ci racconta la passione di Cristo e la sua Resurrezione come tutti i vangeli e allora cosa succede nel vangelo di Marco, andiamo a Marco capitolo 14 e 15 dove si parla della passione di Cristo, a parte il fatto che Marco è nella liturgia della notte del Sabato Santo, ma anche Marco sapete bene è un ebreo di quelli d.o.c, Marco è un ebreo d.o.c. che sa benissimo che quello che sta facendo Cristo nell’ultima cena ricalca in pieno quello che fa il pater familias il giovedì santo, cioè per Marco è chiaro che il mistero della cena il mistero della liberazione di Cristo, da ebreo, se non dentro la storia che abbiamo appena citato, e all’ora prendiamo Marco 14,
Dove e come si trova l’uomo dopo il peccato e in quale situazione per esempio si trova Pietro, Giuda, e tutti gli altri in questa situazione così fluttuante, si Dio c’è importante però se mi salvo un po’ io e molto meglio, aiutati che Dio ti aiuta, vero, vero ma bisogna vedere come interpretiamo perché se aiutati vuol dire aiutati e basta, la seconda parte non esiste più, rimanere aperta anche questa altra parte, allora Pietro e tutti gli altri come sono, sono dei nostri e ? non hanno ancora visto questo evento qui, non hanno ancora partecipato al ritorno di Cristo in questa vita, ancora no, non lo hanno ancora visto, non lo hanno ancora toccato, non lo hanno ancora sentito, non hanno ancora mangiato il pesce fresco cucinato, arrostito sulle rive del lago di Genesaret, no, e quindi sono dei nostri completi allora cosa fanno andiamo a vedere, e Marco se ne rende perfettamente conto dice:
Venuta la sera egli giunse con i dodici ( sto leggendo Marco 14 . 17-21) Ora mentre erano a mensa e mangiavano, Gesù disse: “In verità vi dico, uno di voi, colui che mangia con me, mi tradirà”. Allora cominciarono a rattristarsi e a dirgli uno dopo l’altro: “Sono forse io?”. Ed egli disse loro : “Uno dei Dodici, colui che intinge con me nel piatto. Il Figlio dell’uomo se ne va come sta scritto su di Lui ma guai a quell’uomo dal quale il Figlio dell’uomo è tradito ! Bene per quell’uomo se non fosse mai nato !”.
Cosa sta facendo Cristo qui ? Sta smascherando in un certo senso le nostre buone intenzioni, quando la nostra fede e fatta solo di buone intenzioni, non di, sapete di buone intenzioni è lastricato l’inferno dicono, dunque la cosa interessante è questa qui, venuta la sera, con i Dodici disse:
In verità vi dico uno di voi mi sta tradendo, tradire vuol dire tante cose, ma lasciamo stare questa parola, vuol dire fondamentalmente per una mentalità come questa di Marco, questo, io sto facendo una cosa con te ma di fatto penso, ho un progetto che con questa cosa che sto facendo con te non centra niente, questo è il tradimento, vedremo con Giuda dopo, ma anche adesso io sto io sto facendo una cosa fuori di me ma dentro di me, quello che c’è dentro, non corrisponde a quello che sto facendo fuori, cosa stanno facendo i Dodici, li con Gesù ? stanno mangiando insieme, mentalità semitica, anche Irachena, mangiare insieme è, il massimo della intimità, che si può avere con un ospite, con un amico, bene e cosa sta dicendo Cristo ? Voi state mangiando con me, cioè state avendo il massimo dell’intimità dell’amicizia, della relazionalità, ma diciamo, io lo dico, come Eva come Adamo a tenuto una parte per se, voi non siete qui con me, perché qualcuno sta tradendomi, e cosa dicono i discepoli, e bellissimo questo, tutti uno dopo l’altro, “sono forse io ?” “sono forse io ?” “sono forse io ?” cosa desideravano? Che Gesù dicesse, no Pietro tu non sei tu sei bravo, e tu, anche tu Giovanni sei bravissimo, no! Perché ? perché dice : uno dei Dodici colui che intinge con me nel piatto, ora tutti dicono quello era Giuda, noi diciamo così, e una volta che abbiamo trovato
il “colpevole”, invece non è così, non dico io è nel brano che non è così, Marco sta dicendo una cosa interessante, per due motivi, perché negli altri brani dei vangeli sinottici, cioè Matteo e Luca, voi trovate che subito in questo momento Giuda esce, ma qui no, qui non esce, non si può riconoscere secondo Marco Giuda solo per il fatto che dopo un po’ usciva e quindi è lui il colpevole, e seconda cosa, noi sappiamo dall’antropologia, da come mangiavano gli ebrei in quel tempo, ma come mangiano ancora gli arabi oggi, anche in Iraq oggi, c’è un unico piatto, dove tutti con la mano attingono lì, allora attenzione Gesù sta dicendo, uno di voi mi tradirà, e subito tutti, la nostra reazione sarebbe io, io, io, Signore ma come io non è possibile ? no, no, aspettando questa risposta, rassicurante, non viene, dice tutti stanno intingendo con me nel piatto, cioè ancora tutti pensano di essere con me, ma di fatto non lo sono perché ancora hanno una parte che non si fida, diciamo, Gesù smaschera benissimo questo primo segno nell’intimità, il mangiare insieme smascherato da parte dell’uomo, che ancora non sanno loro, non sanno, perdona loro perché non sanno quello che fanno, dirà loro fra poco, non lo sanno perché sono schiavi di queste antiche cose, di cui per liberarli bisogna solo il Signore che venga, solo Dio, non lo sanno questo è il dramma della storia della salvezza, non lo sanno, mi stanno picchiando ma non sanno cosa stanno facendo, perché è troppo grande la cosa, troppo grande, troppo grande, troppo grande.
Secondo segno che Gesù smaschera in un modo incredibile, dice e subito ( Marco cp.14 vs 43 ) l’ arresto di Gesù, e qui c’è un bacio, interessante il bacio è il segno più evidente, cioè se io ti bacio, vuol dire che io ti amo, viene da dentro il mio cuore, ma qui è il contrario io ti bacio perché così ti possano prendere, ci siamo, allora molto interessante.
“E subito, mentre ancora parlava, arrivò Giuda, uno dei Dodici, e con lui una folla con spade e bastoni mandata dai sommi sacerdoti, dagli scribi e dagli anziani. (Cioè da tutto il popolo tutto il popolo c’è dentro, tutto) Chi lo tradiva aveva dato loro questo segno (segno simbolo ripeto) : “ Quello che bacerò, è lui; arrestatelo e conducetelo via sotto buona scorta”.
Allora gli si accostò dicendo: “Rabbi” e lo baciò. Essi gli misero addosso le mani e lo arrestarono. Uno dei presenti, estratta la spada, colpì il servo del sommo sacerdote e gli recise l’orecchio ecc. ecc…
Il secondo simbolo che Gesù smaschera, ma perché l’uomo si renda conto di dove sta, veramente perché vedete una delle grandi caratteristiche della vita spirituale e aiutare una persona li dove è non fagli fare dei passi che non sa fare, fargli fare il passo che è il prossimo, e basta, se è il giusto passo, in quel passo ci saranno tutti gli altri dopo, qui i discepoli pensano di esser i migliori, i figli di Zebedeo, questa mattina nella liturgia, c’erano i figli di Zebedeo, Giacomo e Giovanni, che chiedono di essere uno il Ministro delle Finanze, quell’altro il Ministro degli Interni, nella sua gloria, ma non sanno quello che stanno chiedendo, allora questi credono di essere i migliori, i migliori anche rispetto agli altri discepoli, ma miseramente cade questa presupposizione, diciamo, perché, perché di fronte al male fuggiranno tutti, si addormenteranno, fuggiranno rimarrà solo Giovanni probabilmente e la sua madre , ma gli altri se la danno a gambe levate, la Croce è il momento per vedere se tu riesci veramente a rimanere con Lui oppure no, perché è facile rimanere con Gesù quando è Jesus Christ Superstar, ma è difficile quando c’è la Croce che veramente sta arrivando, ed è lì, la cartina di tornasole, la prova della nostra fede, della nostra fede, cioè di fronte alla morte, che noi siamo chiamati a dare una fede Cristiana e dire no la morte non c’è.
Giuda bacia allora una riflessione piccolissima sul bacio:
- si può chiedere ma io perché bacio ?
Per prendere così come fa Giuda. Giuda lo bacia perché gli altri lo prendano, tra l’altro questo prendere è interessante perché nei vangeli sinottici, si parla sempre di Didomi e Paradidomi , sono i due verbi che vuol dire prendere ma anche consegnare, e quando Gesù parla suoi tre annunci che sarà messo in croce a Gerusalemme, lui dice gli uomini mi consegneranno, sarò consegnato, Giuda lo consegna, lo prende anzi lo fa prendere dagli altri, in un certo senso come un sacco di patate questo è il Dio, di cui abbiamo paura, che si lascia prendere, lo prendono, lo riprendono, da Caifa lo portano da Pilato da Pilato lo riconducono dai sommi sacerdoti ecc. ecc.
Allora perché io bacio ? (domanda)
Tutta una riflessione anche sulla sessualità dietro no ? se volte dietro no ? perché ? perché ?
Per prendere o per in qualche modo confermare,, per dire che veramente io sono con te
Qui proprio con te, sapete questa doppia ambivalenza è interessante io bacio per prendere non per dare, ci fermiamo su questo smascheramento dei segni ecc,. ecc.
Andiamo al capitolo 15 anzi no !
Andiamo avanti per arrivare a Barabba, e con Barabba finiamo, voglio sentire un po’ di cusiscio come dicono i Brasiliani, cioè quando io dico qualcosa voi commentate, no ditemi se è già troppo insomma va bene ?
Allora spero che avete la Bibbia davanti in modo che il vostro eroismo sia attenuato in un certo senso.
Condussero Gesù dal sommo sacerdote, e la si riunirono tutti i capi dei sacerdoti gli anziani e gli scribi, cioè tutto il popolo di nuovo, e allora dice Pietro lo aveva seguito da lontano (sono cose che avete sentito diecimila volte e anche questo può aiutare in un certo senso) Pietro lo ha seguito da lontano fin dentro il cortile del sommo sacerdote e se ne stava seduto tra i servi scaldandosi dal fuoco.
Vi ricordate Adamo si stracca da Dio e si ritrova vulnerabile Caino figli di Adamo si stacca anche dal fratello anzi lo uccide, sempre con questa stessa logica, qui Pietro è interessante veramente , Pietro lui che, sapete Pietro lo ritroviamo nel Vangelo di Marco che giura, quando Gerù dice cos’è che dice ? in uno di questi annunci della passione dice “a Gerusalemme sarò consegnato “ dice no! Dio te ne scampi, non sarà mai, e se sarà cosi? Io morirò con te.
Sapete che Pietro non gli era andata giù l’altra volta prima quando gli avevano detto “vade retro satana” no? Questa secondo me non l’ ha mandata mai giù, allora dice oggi mi riprendo la rivincita Lui sta parlando che sarà crocefisso, e dirò no ! io morirò con te ma tu non sarai, questa la sicurezza di Pietro, ma attenzione, che ci sono anche gli eroi del cristianesimo e ? che si fanno da soli eroi, ma la sicurezza di Pietro anche questa sarà smascherata non da Gesù, ma dai fatti, anzi da una serva, che cosa dice infatti : “Si scaldavano al fuoco, chissà perché si scaldavano ? avevano freddo certamente, dice padre non ci fare domande stupide , ma perché si scaldavano? È una domanda anche questa, e dice “intanto i capi, perché Gesù sta dietro nel palazzo di Caifa e loro stanno nel cortile, ci siamo ? intanto i capi dei sacerdoti e tutto il Sinedrio cercavano una testimonianza contro Gesù per metterlo a morte, ma non la trovavano cioè non c’erano due testimonianze concordi che lo accusavano, perché sapete in un processo ebraico, ancora oggi secondo la Torà se tu accusi uno devi avere almeno due testimoni, che concordano sulle accuse, per Gesù non c’era nemmeno due che testimoniavano la stessa cosa, perché dice Marco “molti infatti attestavano il falso contro di Lui e così le loro testimonianze non erano concordi”, quindi e illegale quel processo secondo la Torà andiamo avanti , ma alcuni si alzarono e per testimoniare il falso contro di Lui dicendo “noi lo abbiamo udito mentre diceva distruggerò questo tempio ecc ecc..no?” ma nemmeno su questo punto la loro testimonianza era concorde, quindi se volete nella procedura dei processi, uno di questi più illegali della storia è quello contro Cristo, Adamo una volta che arriva il figlio a dirgli “Adamo ricordati che Dio ti ama, mi ha mandato da te per dire che quello che dico io lo dice il Padre beati voi e tutte queste cose qui ? E cosa fa l’uomo come risposta lo prende e lo porta sulla croce, per una serie di coincidenze storiche certamente, l’ invidia direbbe San Paolo anche, di molti, aveva successo, ma questo uomo lo prendono e lo portano sulla croce, sapete Cristo non è venuto per andare direttamente sulla croce “uh che bello vado” siamo stati noi che per una serie di coincidenze, avvenimenti ecc. ecc., a cui non è estranea la invidia degli uomini, s’è ritrovato là e qui stanno vedendo che l’uomo Adamo Caino nella sua città che ha costruito, ancora una volta come accoglie Dio? Interessante la storia si ripete, andato via è scappato, la falsa immagine di Dio, ricordate questo dramma la falsa immagine di Dio, e ancora una volta Adamo risponde come ? mettendolo sulla croce, come la parabola ma è bello questo e perché a un certo punto capiremo bene cosa sta succedendo , dice allora non c’era nessuna testimonianza concorde, bisogna trovare qualcosa per unire il Sinedrio altrimenti come facciamo qui ? allora il sommo sacerdote levatosi in mezzo all’assemblea interrogò Gesù dicendo: “Non rispondi nulla ? (qui è bellissimo) perché ? chi era seduto sul banco degli imputati ? Gesù ma secondo la Torà sul banco dell’accusa dovevano stare due , l’accusato e l’accusatore, tutti e due, ora chi accusava Gesù ? il Sinedrio, i capi, i sacerdoti, tutto il popolo, l’uomo, cioè Adamo, la discendenza di Adamo, (è bellissimo) chi accusava Gesù che è venuto a rivelare ancora una volta il volto del Padre, a dire beati voi poveri, beati voi afflitti, beati, l’uomo sta seduto lì ma attenzione, dice non rispondi nulla ? che cosa testimoniano costoro contro di te? Ma bello, ma Egli taceva e non rispondeva, nulla, alcuni commentatori dicono perché Gesù stava zitto? Risposta perché se Gesù parlava, accusava chi ? accusava l’uomo, perché? secondo la Torà se non si trovano due concordanze, due concordi testimonianze, l’accusatore diventa a sua volta accusato, quindi uno deve guardarsi bene prima di accusare un altro, perché? se non ci sono due testimoni concordi sarà a sua volta imputato, Gesù sta zitto perché ? perché? se avesse parlato accusava il Sinedrio, i capi i sommi sacerdoti gli scribi tutto il popolo cioè l’uomo, cioè Adamo. Ma io sono venuto per salvare, non sono venuto per condannare sto citando Gesù non per condannare ma per salvare, per ritrovarlo questo Adamo, per ritrovarlo finalmente, allora andiamo avanti, ma Egli taceva non diceva niente, di nuovo il sommo sacerdote lo interrogò dicendogli sei tu il Cristo il figlio del Dio benedetto ? questa l’idea del sommo sacerdote no ? sapete che cita il salmo e dunque qui sta dicendo una cosa grandiosa, e Gesu rispose: “Io lo sono” dice quello che Lui è, cioè il Figlio del Padre,mandato dal Padre per raggiungere Adamo per rivelargli ancora una volta in modo definitivo “APAX” direbbe Paolo il volto del Padre, nella sua vita, nella sua persona, nella sua opera, cioè quella di Cristo, ma non solo dice tu qui non si accontenta di dire “Io lo sono” ma aggiunge una frase del Salmo che era riferita semplicemente al Messia, anzi no scusate a Dio stesso quindi dice “E vedrete il Figlio dell’uomo seduto alla destra della potenza e venire con le nubi del cielo” praticamente era dire Io sono Dio,Lui e venuto per questo, allora bellissimo perché il sommo sacerdote stracciandosi le vesti, una volta facevo gli esercizi a un gruppo di giovani commentando questo brano , stacciandosi le vesti, avevo la camicia tiro, giù i bottoni saltati, e allora stracciandosi più o meno le vesti dice: “Abbiamo bisogno ancora di testimoni ? no! ha bestemmiato, (a parte che i testimoni non cerano nemmeno due ma non c’era bisogno) avete udito la bestemmia che ve ne pare ? e tutti sentenziarono che era reo di morte.
Mi fermo ancora all’attenzione su questo perché ? perché esiste una legge, che gli Ebrei si sono fatti, si chiama nel libro del Levitico dove si dice:
“ dopo la caduta di Adamo e di Eva e successo un patatrac Caino ha ammazzato Abele, Caino ha costruito la sua città, Noè è arrivato al diluvio e tutte ste robbe qui, hanno ucciso i profeti, hanno ucciso tutto, dice “Guai all’uomo che ancora si farà Dio” perché ?
Perché Adamo vi ho gia spiegato, bene male tutto ecc. si è messo in un certo senso al posto di Dio mi capite ? Allora gli ebrei dicono “guai a quell’uomo che si farà Dio” reo di morte, libro del Levitico non mi sto inventando niente, Gesù è condannato a morte perché Lui ha detto Io sono il Figlio del Padre, venuto a salvare quell’Adamo che un giorno si è allontanato dal Padre stesso, e questo è bellissimo, cioè la conseguenza del peccato di Adamo, la legge del Levitico ricade su Gesù, e Gesù in un certo senso prendendolo su di sé chiude i conti, se Adamo si è staccato da Dio a rotto la relazione con Dio Gesù prende su di sé tutte le conseguenze di questo, e ricuce finalmente questa relazione col Padre datore di vita, sto parlando arabo ? no!
Allora vedete la prima grande spaccatura Gesù la sta ricucendo, ricuce definitivamente quello che Paolo definirebbe la Paresia di arrivare a aprirsi a Dio, cioè la libertà dell’uomo di rivolgersi di nuovo a Dio, questa apertura questa grande porta spalancata sulla misericordia di Dio, sulla sua provvidenza che in un certo senso Adamo ha chiuso da solo credendo all’antico inganno, la riapre Lui, ma non solo la riapre ma fa si che questa apertura sia facile togliendo tutte le conseguenze di questo peccato prendendole su di se anche la legge del Levitico perché Lui è messo a morte.
Arrivo all’ultimo brano “Barabba”, per dirvi che sempre la stessa situazione siamo qui e non è che ci stiamo allontanando molto, 15 – 1° e seguenti:
“Al mattino i sommi sacerdoti con gli anziani, gli scribi e tutto il Sinedrio dopo aver tenuto consiglio misero in catene Gesù, lo condussero e lo consegnarono a Pilato, e allora Pilato prese a interrogarlo:
- Sei tu il re dei giudei ?
Egli rispose tu lo dici. I sommi sacerdoti fra tanto gli muovevano molte accuse.
Pilato lo interrogo di nuovo, non rispondi nulla ? vedi di quante cose ti accusano ? ma Gesù non rispose più nulla, si che Pilano ne restò meravigliato, per la festa egli era solito rilasciare uno
allora chi volete che vi rilasci ? Lui o Barabba ? e la gente tutta grida Barabba,ora vogliamo andare a vedere bene cosa vuol dire questo per Marco che non gli sfugge certamente la portata spirituale teologica di questo fatto, storico, la gente vuole Barabba.
Bar Abba cosa vuol dire nella lingua semitica ebraica ? Bar Abbà , Abbà Padre, quanti canti ci sono qui su , anche i canti del giubileo Abba Padre uno di questi incontri dei giovani ecc. ecc. Bar significa figlio, quindi Barabba si chiama figlio del padre, attenzione, chi era chiamato figlio del padre nella società di quel tempo a Gerusalemme?
( Il ceco Bartimeo per esempio dice cera un ceco figlio di Timeo Bar Timeo, per cui non si sapeva il nome di questo ceco figlio di Timeo perché era Bartimeo, cioè figlio di Timeo). Bar vuol dire figlio, Barabba vuol dire figlio del padre.
Sapete che durante la guerra da noi c’erano i figli di NN prima perché non si sapeva di chi erano ma noi diciamo figli di NN, mentre questi dicevano il figli del padre cioè Barabba, dunque vuol dire che Barabba è un figlio di un padre che non ha mai conosciuto.
Cosa vi ricorda questo ? Il figlio del padre Caino che non si sente amato da Dio, che non si sente amato dal Padre, ma ve l’ ho gia detto per quale motivo, perché non ha ancora riconosciuto la realtà dove il Padre l’ ha messo cioè il fatto che lui è un figlio maggiore, che ha un fratello più piccolo ecc. ecc anche Caino è un figlio di un padre che non si sente amato dal padre. (bellissimo)
Barabba anche lui è il figlio del padre cioè un figlio di NN uno che non ha mai conosciuto il padre nella sua vita per cui non si mai sentito amato da lui.
Problema psicologico problema quello che volete attualmente oggi direbbero tante cose i nostri Psicologi, pedagoghi, Psichiatri, Pedagogisti ecc. non importa questa è la situazione, ora che succede c’è sulla lidda anche Pilato, non so se siete mai stati al santuari del Divino Amore quando c’è questa passione no ? Ieri ero lì con un Vescovo Ucraino stanno preparando, li sopra sul palco ci sarà Pilato ci sarà Barabba Gesù ci siamo, ora attenzione ci sarà Barabba il figlio del padre che non è mai stato amato dal padre che non ha mai conosciuto il padre e per questo era assassino.
Barabba infatti dice Marco era uno che cosa ha fatto ? commesso un omicidio, Caino uguale, anche lui figlio del padre che non si sentiva amato da Dio, perché preferisce quello là, abbiamo già capito la storia lo sappiamo che non è cosi? Come sembra cosi? Omicida anche Caino (bello questo) quindi c’è questo uomo omicida che non ha mai conosciuto il padre. (bellissimo)
Sembra una storia dei romanzi del secolo scorso diciamo di Dostojeschi diciamo così, Il figlio omicida che pero in fondo Dostojeschi indagando sulla sua psicologia la sua storia ecc. ne mette nel vivo tutto l’aspetto profondamente umano in un certo senso, e dunque davanti agli occhi di un cristiano non può sfuggire questa portata umana della cosa, ma nemmeno quella divina perché ? Perché in quest’altra parte c’è il vero Figlio del Padre, amato dal Padre mandato dal Padre che rivela all’uomo il volto del Padre, ed è interessante che l’uomo schiavo della sua paura verso il vero Padre, il popolo che ancora non ha visto rivelarsi fino in fondo la bontà del Padre e che crede che non c’è tanto da fidarsi e cosa fa ? Sceglie Barabba Barabba, e Gesù sarà preso per essere messo al posto di Barabba , cioè il vero Figlio del Padre prenderà il posto del figlio del padre che non è mai stato amato dal padre (bellissimo) e che era omicida per questo Gesù viene sostituito dal popolo.
Prendete in esempio tutta questa cosa qui, il dramma che c’è e che dal punto di vista di Dio e come una (e bellissimo ) nel senso che in qualche modo l’uomo scegliendo Gesù, al posto di Barabba il popolo che ancora non capisce niente, come non capisce niente Giuda, non capisce niente Pietro non capiscono niente i dodici, ancora non capiscono niente di quello che stà succedendo, il popolo scegliendo Gesu gli fa prendere veramente il posto di chi? ha bisogno di essere salvato il figlio del padre che non si sente amato dal padre, ma in questo modo Lui rivelerà una volta per tutte il vero volto del Padre, a chi ancora non si sente amato dal Padre .
Avete la Bibbia per una mezz’oretta se riuscite in silenzio o parlate almeno di quello che abbiamo detto .
Meglio andare con una piccola domanda io vi suggerisco questa:
Signore fammi gustare, non capire, lo avete capito già, gustare questa storia della salvezza dove tu sei venuto veramente a liberarci dalla morte da tutto quello che è la conseguenze di questo peccato di Adamo, cioè mio .
- Non cominciate a dire io sono una peccatrice – io sono un peccatore non è questo il momento- ma più tosto come nella televisione la guardate la partita Roma – Lazio e di chiedere al Signore la grazia di potere gustare la grandezza infinita misericordia di Dio che ha creato l’uomo a sua immagine ha voluto desiderato ardentemente la risposta di quest’uomo libera, non perché avesse bisogno di fare come dicono da noi “filos” la sera , perché Dio e già pieno nella sua trinità infinita , ma perché voleva dalla sovrabbondanza del suo amore riversarla addosso a qualche un’ altro quest’amore, solo per questo , per dare all’uomo quest’amore che già il Padre il Figlio e lo Spirito Santo godo dall’eternità e per l’eternità ma in questo mistero grandioso ecco questa libertà dell’uomo che dice no ! ma in questo momento Dio non lo lascia, vuole che il suo piano comunque vada alla fine, e allora manderà per far tornare quest’uomo nella libera comunione , e un grande frutto di questa salvezza sarà che la mia libertà riuscirà a dire una volta, si! e questo è già uno dei grandi frutti un inizio della salvezza.
Brani di Marco che vi riassumono in modo testamentario che vi riassumono la salvezza che la stà portando a termine al compimento pregando proprio questo
“Signore dacci la grazia di gustare questa storia della tua salvezza per l’uomo, per me, per noi.
h. 1,45
La benedizione dell’acqua, una dice ma perché fare tutto questo sforzo di continuare per benedire di portare dal parroco, a casa dice benediciamo la fontana e abbiamo l’acqua benedetta per tutto il villaggio senza fare tutto sto lavoro, intuizione non stupida, che cosa stiamo facendo noi? Stiamo toccando la radice della nostra vita , la radice del nostro essere con Cristo o non essere con Cristo, e li tutto, sapete perché se io mi ubriaco, e perché non sono con Cristo, se io vado a cercare la donna di un altro, è perché io non sono con Cristo, ma sto cercando la salvezza lì.
C’era un parroco tedesco che dice, diceva e già morto, un gesuita tedesco scusate diceva: “C’era un uomo che andava a bussare a tutti i postriboli no? Bussa di qua bussa di la e chiaramente entrava, dice quest’uomo, comunque ricordatevi questo, cercava Dio, ma sbagliava porta.
Guardate il problema e proprio qui, se io vado a rubare ma è chiaro che io sto cercando la salvezza in altro modo ma se non in Cristo, se non in Dio, la cerco cercando di rubare.
Se io devo vedere dieci film, che adesso ci sono questi abbonamenti ai D.V.D, io ne vedo dieci al giorno perché? Per quale motivo? Perché ho bisogno di dieci D.V.D al giorno ecc. ecc..
Allora la domanda nostra veramente andiamo a benedire la fontana, cioè andiamo a cercare nella nostra vita che si realizzi questa salvezza che Cristo veramente ha già realizzato in noi, e questo è il mistero dello Spirito Santo, la Pasqua in un certo senso riguarda ciascuno di noi, e riguarda ciascuno di noi nel modo in cui noi, ci apriamo a collaborare con la grazia perché questo mistero di salvezza che si è realizzato, nella persona di Cristo, per tutti gli uomini si realizzi anche in me.
Allora sarà interessante vedere che cosa dice la liturgia dopo, c’è la liturgia della parola ma li diciamo ci siamo già messi in sintonia per questo.
Quando si parla della liturgia battesimale, cioè stiamo parlando della radice, radix nel momento in cui ciascuno di noi è stato liberato da questa forza del peccato, di cui pero rimangono le conseguenze, nel battesimo, e cosa succede ?
Si chiamano tutti i Santi, tutti i Santi:
Signore pietà,
Cristo pietà,
Signore pietà,
S. Maria Madre di Dio,
San Michele,
Santi angeli di Dio,
San Giovanni Battista,
San Giuseppe,
Santi Pietro e Paolo
Sant’Andrea,
San Giovanni,
Santi Apostoli ed evangelisti,
Santa Maria Maddalena,
Santi Discepoli del Signore,
Santo Stefano,
Sant’ Ignazio d’Antiochia,
San Lorenzo
Sante Perpetua e Felicita,
Sant’Agnese,
Santi martiri di Cristo,
San Gregorio,
Sant’Agostino,
Sant’Attanasio,
San Basilio,
San Martino,
Santi Cirillo e Metodio,
San Benedetto,
San Francesco
San Domenico,
San Francesco Saverio
San Giovanni Maria Vianney ,
Santa Caterina da Siena
Santa Teresa d’Avila,
Santi e sante di Dio
Perché? Vi siete chiesti per quale motivo noi dobbiamo continuamente chiedere ai santi la grazia, e in questa notte Pasquale soprattutto chiedere a loro questa grazia, questo chiedere che loro siano con noi per quale motivo?
C’è ne uno molto semplice, anche questo molto stupido, diciamo non è che sia la teologia più alta di Von Valden, o di altre cose ma diciamo può dare un idea , sapete su questa strada del già e del non ancora, sono già passati altri noi non siamo i primi e nemmeno gli ultimi e alcuni sono passati e c’è l’ hanno fatta, in un certo senso, e la chiesa riconosce che c’è l’ hanno fatta, cioè si sono lasciati veramente manovrare ma non è la parola giusta, si sono lasciati indirizzare, ispirare nella loro libertà dall’azione salvatrice di Dio, dall’azione umanizzante di Dio, dall’azione che ti rende uomo donna di speranza per te e per gli altri, ecco si sono lasciati fare questi sono i Santi, io Santi non sono quelli che hanno queste famose, biografie dei santi in cui da bambino già faceva il digiuno a quattro anni no? Ci sono certe biografie di santi orientali a quattro anni, già per tutta la quaresima non toccava ne latte ne formaggio ne la carne e tutto questo può essere che ci sia qualcosa di questo tipo ma il Santo non è normalmente uno che non ha mai sbagliato, il Santo è uno che ha sbagliato, ma che ha saputo ricominciare con la grazia di Dio, e allora noi dobbiamo chiedere a questi qua che ci hanno preceduto su questa strada di poter esserci compagni, fratelli, sorelle, amici protettori, e che ci possano aiutare a camminare su questo.
C’è una bellissima preghiera russa della chiesa russa all’angelo custode “ altro personaggio ormai dimenticato nelle nostre preghiere non so nelle vostre ma, è bellissimo “ ANGELO CUSTODE INSEGNAMI A PREGARE” e bellissimo, allora noi abbiamo dimenticato queste cose qui perché noi siamo gente moderna noi siamo gente dell’Internet delle cose ma di fatto questi rimangono i compiti fondamentali, almeno secondo me, in cui tu ti ritrovi non da solo sulla via della salvezza ma ti ritrovi dentro una comunità, ti ritrovi dentro una comunità di santi, anzi ti ritrovi dentro la tua vera comunità perché ?
Ma perché in ogni caso tu finirai lì, ma non finirai li da una vita strana, da una vita fuori di questa da questa vita finirai in questa comunità, anzi sei già dentro, allora credere e lasciare che la resurrezione di Cristo, la morte e resurrezione di Cristo, questo mistero di salvezza, agisca in me uno dei frutti di questo è che io mi ritrovo veramente a vivere non da solo ma con i Santi, diceva un proverbio russo:
“All’inferno uno ci va da solo, (i contadini dicevano così), mentre in paradiso ci va tutto il villaggio” è un mistero.
Qualcuno di voi mi chiedeva ma padre come mai io che sono nato nel duemila nel millenovecentottantadue io ancora ho su di me il peccato di Adamo, ci sono tante spiegazioni, io ancora condivido le sorti di Adamo ed Eva, ma insomma padre ma come mai ? ci sono tante spiegazioni, è un mistero chiaramente è un mistero, ma una spiegazione che mi sembra interessante è questa :
“Noi uomini siamo così uniti che nemmeno ci accorgiamo, ma così uniti che anche quello che ha fatto Adamo ed Eva in qualche modo ci tocca da vicino nella nostra natura umana”
Dice Paolo se uno soffre, soffre tutto il corpo se uno è allegro tutti sono allegri, anche gli altri sono giusti, è una favola ? no!
E se non è una favola cari miei è una roba molto seria, perché significa che il nostro individualismo sfrenato, la nostra cultura più o meno che condividiamo a io faccio quello che mi pare, io sono libero, la libertà una cosa un invito intoccabile, ma quale libertà?
La domanda è tutta qui, bene siamo tutti uniti, all’ora noi andiamo in cielo insieme, “volens o nolens” ogni nostro individualismo sfrenato qui cade, proprio come una patata, noi ci troveremo lì, e allora a questo punto è interessante chiamare i Santi in aiuto, perché loro sono già i nostri compagni di vita sono già, sono già, anche la mia mamma, anche, anche, che è già morta voglio dire no! cioè nel senso di quelli che sono già andati anche lì, ci sono vari livelli di questo rivolgersi, rivolgersi ci sono alcune che pregano la mamma tutto quanto non so che cosa, che sono già là, ma questo significa essere proprio in questo senso di una comunità che cammina, e sapete il Concilio Vaticano Secondo ha parlato proprio di una comunione di chiesa visibile qui ma anche invisibile.
La chiesa non è solo quello che siamo noi qui col Papa no! È anche quella che già partecipa di questa vita, è questa la chiesa visibile e invisibile ci crediamo ?
Che non siamo da soli?
Ci crediamo ?
Perché Adamo ha voluto essere da solo, è stato questo che lo ha un po’ messo in una condizione critica, la famosa Liberte Egalitè fraternite’, nel 1779, una cosa bella ma attenzione, quando questo ci sta’ diventa un pretesto, per dimenticare questa dimensione così comunitaria fortemente parlando, fortemente diventa una domanda, diventa una domanda. Noi siamo molto più uniti di quanto noi stessi possiamo immaginare se Paolo ha ragione quando dice se uno soffre, soffre tutto il corpo, e se uno è nella gioia tutti né risentono in modo positivo, ma non solo Dostojeschi arriva anche a dire , ecco Dostojeschi arriva a dire una cosa che è il contrario di quello che dice Caino. Caino, dice Caino dov’è tuo fratello ? Dice Dio a Caino, lui dice: “sono forse io responsabile di mio fratello”? Ma Dostoieschi sapete cosa dice, cristiano e che un uomo che ha sperimentato certamente nella sua fragilità, lui era epilettico, né ha combinato anche lui un po’, ma comunque come uomo cristiano che viveva la sua fede in modo cristiano, personalmente in modo particolare ma, arriva a questa conclusione, “tutti sono responsabili di tutto” come capire questo.
C’è un detto dei padri del deserto “Se tuo fratello ha qualche cosa contro di te invece di giudicarlo chiediti perché? che cosa ho fatto io? Perché lui abbia qualcosa contro di me”.
Noi siamo portati a giudicare subito dire a questo no sono le fregole di oggi domenica 6 aprile, lasciamolo perdere, contro di me, ma chiediti, chiediti perché?
Che cosa tu hai fatto?
Direbbero le preghiere dei Russi Vonne Iovonne cioè volontariamente o involontariamente contro di lui, volontariamente o involontariamente, in una parola siamo su questa strada insieme ai Santi e chiediamo ai Santi di poter continuare questa strada questa opera che Cristo nella sua morte e resurrezione ha fatto per noi.
Benedizione dell’acqua, quando io guardo la benedizione dell’acqua, che cosa possiamo pensare due cose, scusate il mio riferimento alla teologia orientale, ma sapete non mi posso, non posso essere avulso, da quello che faccio ormai da anni e ogni giorno quindi, se voi prendete, perché benedizione dell’acqua ?
Questa è un’icona del battesimo di Cristo, troppo piccola per essere vista da tutti ma va bene c’e’ Cristo nudo e nel Giordano l’acqua che in qualche modo lo copre tutto, lo copre tutto, è immerso nel Giordano ed è interessante che è in una grotta, in una grotta attenzione la stessa grotta voi la trovate nell’icona della natività di Cristo c’è già una grotta nera vedete qui,c’è Maria distesa e c’è la grotta nera dietro la culla, ma la culla è già una tomba di pietra ci siamo?
La stessa grotta voi la trovate sotto la croce c’è un piccolo coso nero qui e sotto la croce c’è un piccolo teschio sapete che la tradizione dice che sul Calvario è stato sepolto chi?
Adamo esattamente e la croce di Cristo è stata messa proprio sul teschio di Adamo, ma non solo l’icona fa vedere che dal costato di Cristo scende una goccia di sangue proprio sul teschio di Adamo, e lo stesso sangue che sta rivivificando questo Adamo morto, ci siamo?
La stessa grotta, ma la stessa grotta noi la troviamo ancora una volta dove?
Quindi l’icona non è che sono fatte così per caso e ?
La troviamo in questa icona qui, qui siamo già sotto terra, sotto e le porte degli inferi queste qui bianche fatte incrociate a S.Andrea sono ormai le porte divelte della morte, che Cristo ha divelto una volta per sempre , allora vedete che questo mistero della discesa di Cristo dal Padre per raggiungere Adamo, nella sua grotta nel suo buco, fa parte di questo che i padri chiamano “Katabadis” e questa discesa di Cristo che poi non è una discesa geografica e ?
E’ il modo della relazione di Cristo verso l’uomo, allora ritorniamo al nostro battesimo di Cristo nella grotta del Giordano, che è una grotta disegnato così e qui Cristo in mezzo all’acqua , benedizione dell’ acqua, dice la liturgia:
“Cristo venendo in mezzo all’acqua ha santificato l’acqua”.
Sapete che gli Ortodossi gli orientali fanno questa diciamo per il battesimo di Cristo, il vero Natale loro è questo, diciamo questa teofania in cui Cristo si rivela a tutti e li Cristo, dicono le preghiere liturgiche santifica l’acqua col suo corpo divino umano, cioè gli orientali lì ci ricamano molto, soprattutto sul fatto del concilio di Calcedonia, c’è una persona due nature questa natura divina umana santifica tutto il corpo, anche me che lo ricevo, poi sarà questa la conclusione o Tu che hai santificato le acque del Giordano ecc. ecc. santifica anche me che ti ricevo nel mistero dell’ Eucaristia ci siamo?
Questa santificazione anche del corpo non so se mi spiego?
Allora benedire l’acqua in un certo senso, per uno come me, richiama questa dimensione
Cosmica, anche il cosmo partecipa nel mistero della salvezza, l’acqua in un certo senso, dovevamo benedire un computer adesso di un seminarista, allora dico dov’è l’Acqua Santa? Non ce l’abbiamo, dice padre prenda dal rubinetto perché l’acqua è sempre Santa.
Dice come fai a saperlo?
Dice dopo che Cristo è stato nel Giordano.
Voglio dire è interessante questo mistero, e sapete nella sua vita spirituale, se è vera, se è vera anche il corpo partecipa a questa risurrezione, non è solo l’anima, come dicevamo una volta, non solo il sentimento no! anche il corpo, nella biografia di Antonio il grande, quello delle stalle, Antonio Grande si chiama S. Antonio, quello degli animali, delle mucche, dei maiali, quello lì, il Grande Antonio – 17 gennaio, nella biografia che ha scritto S. Attanasio c’è scritto: Andammo a visitare il solitario Antonio, e dall’altura abbiamo visto tanta gente, ma abbiamo subito riconosciuto Antonio il Grande perché?
Perché era luminoso il suo volto, abbiamo detto quello è lui, anche se non sapevamo chi era. La spiritualità cristiana è anche concreta no ? E’ una spiritualità che passa attraverso anche l’acqua anche l’olio, l’ulivo, è bellissimo questo, ma questo significa semplicemente, che cosa è da ungere?
Che cosa è da innaffiare?
E’ il corpo dell’uomo, è l’uomo, stesso che partecipa a questa salvezza anche con la sua, diciamo corporeità, dico una cosa più grande, ancora stupida, anche con la sua sensualità, anche questo fa parte di questo cammino del già e del non ancora.
Siamo andati con i seminaristi, ma i seminaristi sono tutte persone che saranno preti sposati per il novanta per cento, e siamo andati al Divino Amore due domeniche fa, dove sono sepolti i due “Quattrocchi Beltrami”, i due sposi beatificati come sposi.
Perché fino ad adesso nella storia della chiesa, nessuno lo ha notato ma si beatificavano canonizzavano gli sposi almeno nella Chiesa Orientale, perché nella Chiesa Latina non è ancora mai successo, solo perché i due sposi a un certo punto uno entra in monastero lei, e lui va nel monastero e allora diventano beati santi.
Questa e la prima volta da quello che io so, che la Chiesa ha beatificato due perché come è scritto li al Divino Amore, hanno scalato insieme le vette del matrimonio, è bellissimo, anche questo è un fatto che non abbiamo notato molto ma sarebbe da vedere.
La salvezza passa anche attraverso tutta questa vita, e passa anche attraverso anche tutto quello che è la vita dell’uomo, in un certo senso, l’acqua in questo ce lo ricorda, se l’acqua è per l’uomo vuol dire è un segno concreto e perché l’ uomo è un essere anche concreto.
Per fare ancora un esempio a volte noi pensiamo bei propositi, bei sentimenti, tutte queste cose qui, l’importante e farli ma a volte anche inutile farli perché uno già sa che li fa e non li rispetterà anzi quando poi non li rispetterà, dice ma come anche questa volta non è andata per niente bene, come dicevo è meglio fare una scelta ora “Now” qui e dire adesso ho fatto e questo è già, aiuta molto di più che fare diecimila propositi per domani, e chiedere la grazia in questo momento della mia vita.
Ma ripeto il caso tipico io adesso farò lunedì andrò alla messa all’altare di S.Rita e martedì a quello di S.Giovanni mercoledì ecc. ecc. Venerdì S. Cuore il sabato faremo dopo due mesi tutti i propositi che fai tu ti stufi, questo è il problema ti stufi già, e allora cambi propositi, dici be’ allora andrò solo il sabato, ma anche lì quando sono solo buoni propositi senza pensare chiedere l’aiuto di Dio rischi di stufarti ancora di più, alla fine vai a finire che fai il volontariato alla caritas e quando sarai stufo di fare anche questo non si sa dove vai.
Allora chiedere veramente al Signore la grazia di poter camminare insieme a Lui, in questo modo concreto anche della nostra vita quotidiana andiamo avanti con la nostra.
La promessa battesimale Le promesse battesimali, dice il sacerdote dopo aver benedetto l’acqua,” e anche qui non ci sarà molto bisogno di spiegare perché se ci siamo, se ci siamo incontrati oggi su quello che abbiamo detto, oggi ero veramente chiacchierone e di solito io non parlo così tanto, mi fate parlare tre ore in un solo pomeriggio.
Arriviamo al sacerdote che fa la queste promesse battesimali, siamo di fronte a questo momento in cui il cristiano è immerso nell’acqua, cioè nella vita di Cristo e attenzione questo mistero di essere salvati non è che me lo faccio io, mi battezzo io da solo, è un mistero che mi viene dato ed è un simbolo molto bello, è Cristo che mi salva, è Dio che mi salva, quando vuole cioè Dio che mi apre alla sua grazia quando vuole, è Dio che mi da la grazia di amare perdonare il nemico, perché se non riesco a fare questo, ancora ci manca qualcosa.
Dice:
Rinunciate a satana ?
Che cosa vi dice, rinunciate ?
Voi dice rinuncio, ma attenzione quel satana a cui voi rinunciate è quello che ha suggerito ad Eva che questo Dio in fondo, Fidarsi e bene….. non fidarsi e meglio, rinunciate?
Ma in modo concreto e ? ciò vuol dire che domani, anzi adesso, io qualunque cosa succeda non comincerò a dire, dirò Signore cosa vuoi dirmi ?
Dice un padre gesuita sapete qual’è la persona più spirituale che ho incontrato nella mia vita ?
Allora tutti dicono sarà S.Teresa di Visiè , sarà non so che cosa ecc. ecc. no! la mia mamma, dice perché ? Perché dice quando ero bambino, mi hanno mandato a insegnare in una famiglia ricca, a un figlio, mi avevano promesso un ricompensa e ho insegnato tutto quello per superare l’esame, quello di riparazione, e il ragazzo ha superato e mi hanno dato un Penning, niente no, un cent, e io sono rimasto molto deluso quando tornato a casa così tutto triste, e dice la mia mamma mi ha visto, mi dice che cosa è successo ?
Gli ho raccontato che cosa è successo, gli ho raccontato che cosa e successo questo, questo e questo, dice ma tu non devi preoccuparti dice la mamma, più tosto chiediti che cosa Dio vuole dirmi? Ti vuole dire con questo ?
Che cosa Tu Signore vuoi dirmi con questo ? ( Eva ha ascoltato satana è ha preso sul serio).
Lui, malgrado le difficoltà la mamma gli dice non pensare alla difficoltà non guardare l’albero no! lascia stare ritorna al Signore a guardare questa è la Fede.
Rinunciate a tutto quello che vi distoglie da Dio?
Da un rapporto diretto immediato fiducioso aperto con simpatia verso questo Dio?
Risposta è rinuncio.
E a tutte le sue opere ?
Quali sono le sue opere? Basta vedere il catechismo della chiesa cattolica, li ci sono tutte le opere, io ne ho citate alcune riferendomi ai primi secoli della chiesa, stanno anche l’ubriachezza, uno che si salva da solo non attende più la salvezza da Cristo, uno che cerca le sue consolazioni da solo, non attende più, come Israele la salvezza da chi gliela può dare solamente.
E a tutte le sue seduzioni ?
C’è una bellissima modo di raccontare le seduzioni di satana, sapete qual è?
Quello che avevano i padri nel deserto Egiziano nei primi secoli, perché loro cosa dicevano? Dice bene eravamo ad Alessandria, Alessandria è una grande città, un po’ come Sadoma , stessa cosa, un po’ come Ninive, la grande città e cosa succede ?
Scappano dalla grande città perché dicono la c’erano troppe donne belle, allora dice andiamo nel deserto e fuggiamo, non avremmo più seduzioni tentazioni ma ?
Arrivano nel deserto e cosa succede? Cosa succede ? cosa succede direte a voi?
Cominciano a ricordarsi delle donne di Alessandria e tutti i pensieri sulle donne di Alessandria erano evidenti, abbastanza forti, allora la questione non è tanto fuggire dalla grande città, e allora che cosa hanno pensato, hanno riflettuto e dicono ma guarda?
In fondo i nostri peccati hanno un modo di nascere, e hanno più o meno fatto questo “Demage” questo che poi è un esegesi, direi bellissima, di Genesi tre, cioè di quello che abbiamo detto noi, il serpente arriva si mette in mezzo distoglie l’attenzione di Eva da Di, su di lui, Eva lo ascolta ecc. ecc.., e poi Eva quello che gli dice il pensiero, che gli ispira il demonio, allora io vi farò un esempio sulla mia persona così potete capire meglio.
Il primo grado in cui questa suggestione “suggestion” dicono gli inglesi ma non è la parola giusta, suggestione vuol dire “pro aeresis” in greco, cioè un suggerimento.
Io sono lì con un mio libro anzi leggo la Bibbia ancora meglio, leggo la Bibbia, comincio Gesù si trovava a Betania ecc. ecc. e mi viene, un non so che e comincio a vedere, una bottiglia, adesso voglio dire non è un esempio vero ma per farvi capire, non è che dopo abbiamo scoperto il padre beve Whisky beve Ballantine , allora cosa succede vedo questo e poi dopo vado avanti, comincio Betania la casa di Simone lebbroso, però dico interessante e comincio a farmi tornare in mente questa bottiglia, e mentre la guardo, questa bottiglia diventa, più chiara leggo sopra “Ballantine”, ci siamo, allora dico mazza un goccino di “Ballantine” adesso andrebbe anche bene, e comincia quello che loro chiamano quindi suggestione, questa prima immagine così indefinita ma che però prende.
Seconda fase comincia il dialogo, il dialogo con l’immagine.
Esempio del dialogo:
“la bottiglia di Ballantine” la vedo proprio bene, ma dove la vado a trovare ? allora dico mi ricordo che il Rettore nel suo ufficio nel russico, ha alcune bottiglie tra cui c’è anche quella del “Ballantine” , e comincio a dire, anzi ci vado , ma poi dico leggo ancora un po’ qui, e dico ma no? ma scherziamo che cosa sto pensando e vado avanti a leggere.
Terzo livello, Vado avanti e dico ma però, il giovedì la signora Maria va dal Rettore e siccome è sorda come una campana, quando lei è la fa il letto nell’altra stanza io entro prendo il “Ballantine”, bevo, un po’ d’acqua e così nessuno si accorge , ci siamo, e comincio a pensare, dicono questi padri , più il pensiero viene dialogato in me più va a fondo.
Quarto livello Si combatte naturalmente, perché poi io continuo a dire ma no, ma sono lo spirituale del collegio, non posso fare queste cose mai si potrebbe ecc. ecc. quarto livello, faccio quello che la suggestione mi dice, io aspetto giovedì, vado tanto c’è la Maria sorda come una campana, apro prendo la bottiglia, bevo un bicchiere, metto l’acqua, riporto là, metto la bottiglia a posto, basta. Quinto livello Attenzione qui interessante quello che dicevamo prima.
Ogni volta che mi viene in mente questa bottiglia faccio quello che l’immagine suggerisce e diventa abitudine, i famosi sette vizi capitali cioè uno diventa un’abitudine ecc.ecc. questo è il quinto livello l’abitudine.
Sesto livello Lo aggiungo io, quando io giustifico l’abitudine, ormai ho l’abitudine e comincio a giustificare con che cosa, anche con la Sacra Scrittura dicono alcuni padre, cioè dice ma infondo S. Paolo scrive: Timoteo bevi un bicchiere di vino, perché io non dovrei bere un bicchiere di Ballatine? Ci siamo, e dicono i padri che quando tu arrivi a questo livello ormai è grave, e cominci a giustificare le tue abitudini cattive, con la Sacra Scrittura, ripeto molti libri si scrivono proprio per giustificare certe cose. Allora rinunci a tutte le suggestioni ? Caro mio, e voi dite rinuncio, perché queste suggestioni che cosa hanno quello di portarmi lontano da Cristo più lontano da Dio ecc. e non di farmi rimanere li, ma Cristo ormai ha vinto ogni forza della morte che mi fa tornare da Dio, cioè da me stesso, perché poi tornare a Dio significa non fare male a me stesso, ma ritornare vivo, andiamo avanti. Credete in Dio Padre Onnipotente Creatore del cielo e della terra ? Crediamo, caro mio bisogna credere veramente sul serio, perché credere che Dio ha creato l’uomo libero davanti a se, in questo progetto così grande, in cui dice che la nostra vita non avrebbe senso se Cristo poi fosse ritornato a riprenderci, e a rimetterci dentro a questo progetto della creazione che Dio ha avuto fin dall’inizio. Credete che questo Dio ha creato non per fare filos la sera, l’uomo per avere qualcuno con cui scambiare quattro chiacchiere perché se no non sa dove andare, come diceva Adriano Cementano neanche un prete per chiacchierare la domenica pomeriggio o nell’oratorio Dio non è questo, Dio è uno che ha creato dalla sovrabbondanza dell’amore tutto questo e ha messo l’uomo dentro per dargli un paradiso gia qui, gia qui. Credo, sapete che credere vuol dire non solo, dire, si questo che ha detto il prete oggi lo credo cioè lo capisco intellettualmente, aderisco intellettualmente a questo ma nella tradizione la chiesa cattolica, l’atto di fede è in due parti, cioè due dimensioni non due parti, la Fides qua e la Fides que. La fides qua in latino vuol dire con la quale io credo la fede, con la quale io credo cioè il mio atteggiamento di affidamento a Dio. La fides que è io credo, alle parole che Dio mi dice (dico stupidamente) se io mi fido di Dio quando Lui parla io accolgo quello che dice, allora questo vuol dire la fides que el a fides qua allora se Lui mi parla accolgo quello che dice affidandomi a Lui e viceversa, credete ?
E’ quando Dio parla nelle cose difficili ? E quando Dio parla nella morte ? Perché questo fa parte della nostra vita.
Crediamo? Non so se era qui o da un’altra parte mi ricordavo sempre l’esempio di questa donna, che scopre il tumore al seno, viene e dice padre, io non so più cosa fare, non so se pregare che questo sia positivo o negativo perché stamattina ho cominciato a fare gli esami non so più cosa fare, pregare o non pregare, pregare che vada bene, che vada male.
Alla fine è arrivata da sola a dire io padre così pregherò”Dio che mi dia la forza che sia, che sia positivo, che sia negativo di continuare a pregare Lui, di continuare a stare.
Credete in Gesù Cristo?
Credete che sia Gesù Cristo suo unico figlio nostro Signore che nacque da Maria Vergine, morì e fu sepolto, risuscitato dai morti e siede alla destra del Padre?
Si crediamo, che questo ma non solo siede alla destra del Padre, ma come direbbero i padri Lui è arrivato alla destra del Padre, col nostro corpo trasfiguarato glorioso, glorificato dopo la resurrezione, ma è il nostro, no è un corpo diverso, ma quello che aveva qui quello che ha ricevuto dalla madre umana.
Sapete noi abbiamo Tu scendi dalle stelle è un bel canto S.Alfonso Maria Liguori ecc., ma attenzione quando noi diciamo, Tu scendi dalle stelle, dimentichiamo un aspetto importante, che Cristo non è sceso solo dalle stelle, ma è nato da una di noi, da qui è nato dalla terra, e allora è interessante che una di noi lo ha generato, e questo corpo in qualche modo glorificato è alla destra del Padre, cioè ci siamo già noi li, c’è già il nostro corpo lì, non so se mi spiego, primizia del nostro corpo che risorgerà alla seconda venuta del Salvatore crediamo?
Noi il nostro corpo è già la, sapete quello umano solo che è glorificato nella persona divina e umana di Cristo, e dopo la resurrezione e salito alla destra del padre, e nella Trinità siamo così cari a Dio che nel cuore della Trinità, non solo è tornato Adamo, così com’è ma è tornato il nuovo Adamo con la sua parte diciamo umana che ha preso dalla madre, madre di Dio Madonna Maria Santissima, la quale anche Lei è salvata, è salvata in Cristo,.
Questa icona qui si chiama dell’Orante, quelle figure che trovate nelle catacombe di S. Callisto per esempio, trovate questa Madre di Dio con le braccia aperte, che cos’è questo se non il segno di una persona aperta completamente all’azione di Dio in Lei per la sua salvezza e per la sua, e per la salvezza degli altri , e cosa vedete nel cuore? Nel petto di Maria ? C’è un medaglione, e dentro il medaglione c’è il bambino Gesù, il bambino Gesù, anche lui ha lo stesso atteggiamento, cioè faccio la volontà del Padre, quello che vi dico io, non è quello che io, ma è quello del Padre ecc. ed è bellissimo che i commentatori di questa icona dicano, Maria piano, piano sta’ assumendo lo stesso atteggiamento del Figlio, Maria nel Figlio, sta’ diventando come il figlio è, cioè aperto alla volontà del Padre, ed è bello questo perché si chiama Madonna del segno.
Allora Maria che genera il Cristo, in un certo senso anche Lei è la prima salvata dallo stesso Cristo, sapete che nella nostra liturgia Bizantina, ci fanno pregare per la tutta Santa Immacolata sempre vergine Maria, subito dopo la consacrazione dei doni, si ricorda immediatamente tutti i Santi come facciamo anche noi del resto nei nostri canoni latini, ma si ricorda anche per la tutta Santa Immacolata sempre Vergine Maria, preghiamo ancora una volta, cioè Lei è una di noi, e una di noi ha dato un corpo che adesso sta seduto alla destra del Padre trasfigurato in Cristo, glorificato dalla sua morte e resurrezione, Credete ?
Che il nostro corpo non diventerà così ceneretta, ciderella, ma è solo una, sarà pienamente trasfigurato e risorgerà, vuol dire nei paesi dell’Est, questo è molto chiaro questo esempio, forse qui no, nei paesi dell’Est, per farsi una casa uno ammesso che abbia fortuna anche in questo caso, impiega tutta la vita , comincia dai fondamenti, passo dopo passo fin quando i soldi per comprare i mattoni, poi mette su per tutta la vita si costruisce la casa per lui e per la sua famiglia, và in chiesa e sente il parroco che dice:
Ah questa vita, la si ma qui, e allora sapete e facile trovare i maschi che poi non vanno più in chiesa.
Tutto di la, l’unica cosa che so fare quattro mura l’ ho fatto per amore dei miei ed è per amore dei miei, per sacrificio.
Io quest’estate scorsa ho voluto fare un esperienza anch’io, sono andato a casa di un seminarista, a raccogliere le patate in montagna, l’avevo fatto nella pianura Padana, ed era gia’ un lavoro duro, ed erano patate di un certo peso diciamo, quelle lì sono patatine proprio, di quattro tipi che devi smistare in quattro secchi diversi, servono solo per mantenere la famiglia, per sfamarli non per venderli.
Allora in questo contesto voi mi potete capire, cosa vuol dire costruire una casa, ma attenzione proprio questa importanza del corpo in un certo senso, in una certa teologia ci fa’ anche dire l’importanza che ha quello che l’uomo fa materialmente per amore, questo che fa per amore passa non sappiamo come passa.
Paolo dice : Tutto passerà il dono delle lingue la profezia tutto, la carità non passa, e la carità a volte, anzi la carità è concreta, io bene sai? Però non fa più niente per te, il marito che va su e giù, sette volte al giorno, quando la moglie è malata, per pagare le bollette che di solito ci pensa la moglie, ma ora deve andare lui, su e giù dalle scale settimo piano, oggi non funziona l’ascensore, amore concreto, questo non passerà, caro ti voglio bene dopo sette anni , oppure scrivo una lettera per dirti che ti voglio bene, dopo due anni che non mi dici più niente, va bene, la carità è concreta, e questa non passa, sapete alcuni i Russi dicono, i Russi non sono cattolici sono ortodossi, ma è interessante sono cristiani anche loro, e anche loro partecipano, la chiesa cattolica riconosce gli stessi sacramenti vivificanti come noi, sono validi, perché i vescovi sono validi, tutto è valido quindi manca solo questa unità con Roma, dicono i Russi quando saremo di là, ci spaventiamo solo all’idea che tutto sarà monotono, non finirà mai, non finirà mai dice, che cosa faremo là ? La risposta di alcuni , ci ricorderemo del padre del Figlio e Spirito Santo di tutto questo, e nella resurrezione di Cristo, nella forza e della resurrezione di Cristo, in cui risorgiamo tutti, che poi Cristo Risorto, dice Paolo, dicono tutti per la potenza del Padre nel suo Spirito Santo, quindi è il Padre un po’ il Soggetto di questa storia veramente grande, a cui il Cristo ci vuole riportare, ma ecco che allora in questa forza della resurrezione, che noi celebriamo la notte del Sabato Santo, che cantiamo nell’Exsulted , possiamo capire molto bene quando l’Exsulted dice finalmente in questa notte hai riunito cielo e terra chiaramente, perché si è diviso si è spaccata questa unità in questo modo nella resurrezione guardando avanti guardando a noi il cielo e la terra si riunirà ma non solo
Liturgia Pasquale
Sono andato questa mattina a prendere i testi e la liturgia della veglia Pasquale, cioè quello che noi facciamola notte del Sabato Santo.
Allora se la notte del Sabato Santo non mi inganna, perché io non celebro più da anni la liturgia Pasquale latina, cioè quello che facciamo nelle nostre parrocchie a Roma.
Io celebro quella orientale, dunque se non mi inganna la memoria dovrebbe essere così, ci si ritrova tutti fuori dalla chiesa, almeno in campagna era così, un grande fuoco che esce dalla terra che parte dalla terra e li tutti attingono al fuoco benedetto la candela poi piano, piano si accendono tutte le candele, poi secondo la liturgia bizantina fa una cosa bella, mi sembra anche in quella latina c’è qualcosa di simile, il prete bussa tre volte alla porta e dice aprite la porta, e da dentro non dice niente, seconda volta niente, terza volta aprite la porta in nome di Cristo, e si aprono le porte, e sono le porte degli inferi, che sono sapete questo è il senso teologico, la porta dell’inferno della morte che sono divelte, sfondate ormai non ci sono più chiusure in cui Dio non entri più, anche la morte in un certo senso non è più un luogo dove Dio non è stato, e se Dio abita lì dove c’è la morte, mi dispiace non c’è più la morte.
Oggi in fondo e che questo fuoco, questo accendere le candele, questo bussare alle porte del sacerdote adesso non mi ricordo se nel rito latino, ma non c’è, ma in ogni caso le porte si devono aprire, le porte della chiesa, e si arriva al punto di dire ecco veramente Cristo luce del mondo, Cristo risorto luce del mondo tre volte, e risponde Deo Gratias, no? Deo Gratias, e adesso chiediamo allo Spirito di poter capire cosa vuol dire in questa liturgia si sta celebrando che cosa?
Il fatto che la morte non c’è più, (sto dicendo una cosa forte), la morte non c’è più, dice padre non raccontarci storie la morte c’è perché tutti muoiono qui attorno, ma non c’è, allora il problema è ci crediamo o non ci crediamo? Il problema è la nostra fede, noi stiamo celebrando uno che ha vinto la morte lo stiamo celebrando, uno che è morto, e che per devozione siccome dobbiamo passare qualche alla settimana in chiesa, stiamo in qualche modo pregando, ma Paolo direbbe: “ La nostra fede sarebbe vana se Cristo non fosse risorto, saremo dei poveri, perché in fondo tutti quanti quelli che si dedicano in un qualche modo alla religione, o una fede, più o meno qualche cosa di fede hanno, di morale hanno, di modo di atteggiarsi hanno, più o meno buono, ma quello che noi crediamo e niente di meno che la morte che è entrata nella vita dell’uomo a causa del peccato di Adamo non c’è più, ma non solo, che Cristo risorto, poi dopo passeremo ai testi e? Cristo risorto non viene da un’altra vita, da un aldilà sconosciuto, da un New Eage, più o meno indeterminato no!
Cristo risorto viene da qui, la morte che Lui a ricevuto qui, ha vissuto qui , è morto qui, Lui torna in questa vita e questo è bellissimo, vuol dire che anche noi in un certo senso non andremo a finire in una roba che non sappiamo cosa sia, certo non sappiamo ma nemmeno sarà qualcosa che è staccato completamente da quello che abbiamo vissuto qui sulla terra, dunque il senso di quello che noi stiamo vivendo qui oggi, e fondamentale perché? Perché noi stiamo già vivendo quello che sarà il futuro, cioè la nostra vita in qualche modo in Cristo, salvati da Cristo, partecipando a questa vittoria sulla morte di Cristo noi ritroveremo quello che viviamo oggi nell’amore, nella fede, nella speranza la troveremo dopo, Cristo ripeto non viene da un'altra vita, non viene da Marte e nemmeno da Giunone, viene da questa vita e risorge in questa vita, torna in questa vita, prende i pesci e dice ai discepoli mangiate un po’.
Accende il fuoco, quello che noi accendiamo la sera del Sabato Santo, scaldatevi torna in questa vita è bellissimo, allora se noi ci crediamo è una grazia di Dio, e se no ci crediamo chiediamo grazia di poterci credere fino in fondo, e sempre di più perché diciamo la fede è un cammino, andiamo a vedere meglio quello che sto dicendo qui con uno slogan “La morte non c’è più” sto cercando di vedere nei testi e prima di andare ai testi voglio dire, so che state qui fino alle sette, allora possiamo dividerla in due momenti la nostra , in due incontri lasciando il tempo per la preghiera, io non so che cosa avete in mano, se avete la Bibbia siamo salvi.
Allora io ho preso in mano, e l’ ho qui davanti, domenica di Pasqua in Resurrezione Domini, veglia pasquale della notte.
Con tutte le letture che ci sono sapete sono dodici, se la parrocchia le fa tutte, se il parroco decide di farne di meno sono di meno, e poi c’è il rituale domenica di Pasqua in Resurrezione del Signore, veglia pasquale nella notte Santa.
Uno dice, ma perché capire la Pasqua da questo momento e non dal giorno prima ?
O dal giorno dopo?
Perché non si capisce la pasqua di Cristo solo dall’uovo di cioccolato che compriamo la domenica per portare ai bambini.
Perché chiaramente in quella notte Santa c’è tutto un mistero grande, scusate se mi servo delle icone bizantine ma fanno vedere questo mistero in un modo bellissimo in questa icona qui, qui è rappresentato Cristo, dopo la morte che scende negli inferi sapete che questo, noi lo recitiamo nel credo degli apostoli, quel credo corto che noi recitavamo prima della riforma liturgica quella più breve, c’è ancora come possibilità nella nostra preghiera, discese agli inferi, prima lettera di Pietro e chi trova la dentro gli inferi ?
Lui sta dando la sua mano ad Adamo e dall’altra parte qui vestita di rosso, qui c’è Eva, i nostri progenitori i nostri nonni dei nonni che stanno aspettando da sempre questa salvezza dalla morte e di tutte le loro conseguenze del peccato, che sono entrate nella vita dell’uomo dopo il peccato.
Ritorneremo su questa immagine, dove li porta ?
Dove sta andando Cristo ?
Sapete che Cristo lì sta arrivando, la storia di Cristo nella nostra vita, nella vita della chiesa dell’umanità è una storia che ha un tempo, un alfa e un omega diciamo del nostro tempo, anche se l’alfa e l’omega quelle vere sono quelle del tempo di Dio, non è un alfa e un omega che noi possiamo delimitare, vi ricordo che l’alfa e l’omega sul cero pasquale li scrive il sacerdote lo incide no ? Gesù Cristo anno pasquale 2003 Gesù Cristo alfa e omega ecc. ecc..
Bene anche questa alfa e omega dell’uomo in un certo senso non è un tempo non determinato no! anche il posto dov’ è sceso Adamo ed Eva, è un luogo , c’è , è il luogo della morte è il luogo dove l’uomo è andato a finire, ma è in quel luogo della morte Cristo entra, e allora non c’è più niente altro da vincere in un certo senso direbbe Paolo , dov’è o morte il tuo pungiglione ? dov’è ? avanti fallo vedere non c’è più ? perché Cristo ormai è entrato nella morte, e dice la liturgia Caldea, la cito perché siamo in un tempo di… guerra in Iraq, la chiesa in Iraq e la chiesa Caldea nella liturgia Caldea c’è un bellissimo dialogo fra Cristo e l’Ade, il famoso Ade di cui parlano i nostri poeti latini, romani prima del cristianesimo, Ade, allora nella liturgia dei Caldei, chiesa dei cristiani dell’ Iraq, i Caldei sono cattolici e hanno anche loro questo dialogo, c’è un bellissimo dialogo e dice: “l’Ade oh se io avessi saputo che tu eri cosi pericoloso, dice a Cristo, io certamente avrei fatto di più per non lasciarti entrare, e Lui Cristo risponde ma che cosa posso farci io, più di questo che ho fatto non potevo, che mi hanno messo sulla croce, ma proprio mettendomi sulla croce è stato un grande inganno per te dice, e dice è vero l’Ade tutti pensavano che tu saresti finito, invece proprio così sei entrato nel luogo dove ancora nessuno pensava che tu saresti arrivato- è bellissimo è un bellissimo dialogo – ormai l’Ade il fato non niente ha più potere su Cristo - è bello questo.
Io quando parlo di questo dialogo mi ricordo di questi creduloni al fato alla magia no ? ormai tutto è stato vinto, non c’è più bisogno né fatture di preghierina, cioè voglio dire preghierina si, ma nella forza di Cristo tutto ormai è stato vinto non c’è niente che sia rimasto fuori dalla vita che viene dal Padre dal Figlio e dallo Spirito Santo ci siamo ?
Più di così non si può scendere perché luogo così più profondo è quello della morte, ma attenzione, si può solo risalire, non è che più di così si và no ! lasciate stare il fato le cose misteriose i misteri, invenzioni dell’uomo più di così non si scende, si può solo salire verso dove ? qui è bellissimo, verso il Padre da dove Adamo un giorno si è allontanato, ed è quello che sta facendo Cristo, sta prendendo i due per riportarli verso il padre, questo è la salvezza, per riportarli nel luogo del riposo da cui loro sono fuggiti, ora prendiamo le letture e vediamo se possiamo confermare quello che vi ho detto io con questo slogan “LA MORTE NON C’E’ PIU’”.
Che cosa dicono le letture della veglia pasquale:
Prima lettura, dal Libro della Genesi, Creazione del Mondo ci siamo ?
Seconda lettura, dal Libro della Genesi, Creazione dell’Uomo ci siamo ?
Dio creò l’uomo a sua immagine e somiglianza maschio e femmina li creò, e li benedisse.
Allora ci fermiamo su questa parte del Genesi, se noi vogliamo capire, mi state seguendo ?
Se noi vogliamo capire che cosa è essere liberati dalla morte dobbiamo meditare e pregare un po’, che cosa vuol dire la morte nella vita dell’uomo dopo il peccato?
E allora, io brevemente dirò due parole su questo punto, quando nella Veglia Pasquale si legge questo, è chiaro che il riferimento è a tutta la storia della salvezza, tutta la storia dell’uomo e dentro questa storia della salvezza di Cristo, allora vediamo l’inizio di questa storia che è già dentro nella storia di Dio, (scusate se ripeto qualche cosa dell’altra volta, ma all’inizio bisogna farlo perché è sempre un punto importante come quando si ritorna da Adamo ed Eva, ma è sempre un punto fondamentale).
Dio crea l’uomo davanti a se, Dio lo crea davanti a se perché ci sia una comunione tra loro due una vita, una intesa, una comunione condivisa, una vita di grazia che viene da Dio, e che Dio vuole dare all’uomo e per questo lo creò libero, libero cioè di accettare o non accettare questa offerta di vita, di comunione, di condivisione di grazia che viene da Lui cioè da Dio, cosa succede, creandolo libero, l’uomo è libero, perché se no non sarebbe libero, sapete che dicono alcuni, che l’inferno e la grande garanzia della nostra libertà, pare che nell’inferno non si sa chi ci sia dentro, ma c’è, allora se non c’è l’inferno non siamo liberi, non saremo liberi di andare all’inferno in un certo senso, ma attenzione, è proprio questa libertà che diventa in noi una molla per qualcosa che ci allontana da Dio, cioè ci allontana dalla vita se Dio è vita è l’amore la comunione la speranza la fede, se noi ci allontaniamo da Lui, ci allontaniamo da questa fonte di vita di cui siamo fatti ad immagine e somiglianza ed è quello che sta dicendo la lettura del Genesi, che letta nella Veglia Pasquale, allora benissimo l’uomo nella sua libertà prende questo dono e che cosa fa ? Invece di continuare questo dialogo questa vita relazionale con Dio, ascolta una parola che gli viene da fuori che è quella del serpente, che gli dice tante cose la cui essenza è per carità uomo tu pensi che Dio e così buono perché ti ha creato, ti ha messo nel giardino, cammina con te alla brezza di mezzo giorno, ma tu ti stai sbagliando, tu pensi che Dio è buono con te ma caro uomo ti sbagli di grosso, perché ? Lui ti ha detto di non mangiare dell’albero, ma non mangiare dell’albero vuol dire non mangiare dell’albero della conoscenza del bene e del male, ma sapendo che erano due gli alberi quello della conoscenza del bene e del male e quello della vita, Dio ha detto ad Adamo non mangiare quello della conoscenza del bene e del male, non gli ha detto non mangiare di quello della vita.
Ora questo è importante, perché in un certo senso Adamo quando prenderà la mela insieme ad Eva dall’albero della conoscenza del bene e del male vuol dire questo:
Io Adamo faccio quello che mi sembra importante perché non mi fido più di Te.
Questo è il senso esegetico di molti brani di chi sta commentando questo brano, io non mi fido più di te perché ?
Vogliamo andare a vedere nella notte pasquale la liturgia che cosa sta dicendo, a un certo punto voi sapete che se c’è un diacono, il diacono canta l’Exultet a un certo punto dice:
Esulti finalmente l’angelica schiera dei cieli, esultino i messaggeri divini e per la vittoria del gran Re squilli la tromba di salvezza. Giubili anche la terra abbagliata da tanto fulgore e, illuminata dallo splendore del Re eterno, senta d’essere stata liberata dalle tenebre ovunque. Si allieti pure la madre Chiesa ornata dal trionfo di tanta luce e questo tempio echeggi per le esclamazioni festose dei fedeli. Perciò, o fratelli carissimi presenti al meraviglioso splendore di questa santa fiamma, invocate con me la misericordia di Dio onnipotente, affinché Colui che, non in considerazione dei meriti, mi ha chiamato allo stato sacerdotale, mi faccia cantare degne lodi di questo Cero. Per nostro Signore Gesù Cristo, Dio vivente e regnante in unità col Padre e con lo Spirito Santo.
Exsultet jam angélica turba caelòrum; exsùltent divina mystéria: et pro tanti Regis victoria, tuba insonet salutàris. Gàudeat et tellus tantis irradiàta fulgòribus; et aetérni Regis splendòre illustràta, totìus orbis se sentiat amisìsse caliginem. Laetétur et mater Ecclesia, tanti luminis adorata fulgoribus:
et magnis populorum vòcibus haec aula resultet. Quapròpter adstantes vos fratres carissimi ad tam miram hujus sancti luminis claritatem, una mecum, quaeso,Dei omnipoténtis misericordiam invocate. Ut qui me non meis meritis intra Levitàrum numerum dignatus est aggregare : infundens, cerei hujus laudem implére perficiat.
Per Dòminum nostrum Jesum Christum Filium suum : qui cumeo vivitetregnatinunitàte Spiritus Sancti Deus.
Egli ha pagato, Cristo, per noi all’Eterno Padre il debito di Adamo “EXSULTET” (sto citando la liturgia) e con il sangue sparso per la nostra salvezza ha cancellato la condanno dell’antico inganno.
“EXSULTET”, guardate che quando noi celebriamo le cose non è che celebriamo acqua fresca, celebriamo cose molto serie, cos’è questo antico inganno ? quello del serpente, che ha suggerito alla donna e all’uomo, io penso che sia stato così, quando faccio questa esegesi la drammatizzo in questo modo :
Ciao Eva come stai? (chiaro che un invito invitante ed Eva abbocca subito dice)
Bene grazie.
Brava stai bene ?
Si, si sto proprio bene qui con Dio in paradiso la brezza mezzo giorno, camminiamo insieme.
Ma sai Eva tu pensi che stai così bene, ma non è vero ?
Infatti Lui ti ha detto di non mangiare dell’albero, che sta in mezzo al giardino, (scusate se lo ripeto ma è fondamentale) sta in mezzo al giardino – ma quello che sta in mezzo al giardino lo ripeto è quello della vita, non è quello del bene e del male.
Dio ha solamente detto non mangiate di quello del bene e del male – due opposti, per la mentalità Semitico Ebraica, oppure quella dell’Iraq, è la stessa mentalità, culturalmente parlando, due opposti vogliono dire tutto, cioè in un certo senso Dio dicendo non mangiare del bene e del male, sta dicendo ad Adamo: Senti Adamo Io ti ho fatto per stare davanti a Me, perché tu possa rispondere liberamente non cercare di essere qualcos’altro, ma se tu vuoi essere tutto, ecco il doppio elemento no ? due opposti mentalità semitica significa tutto, se tu vuoi essere tutto vuol dire che ti metti al mio posto, ma nel momento in cui fai questo, nella tua libertà che ti ho dato io, tu ti stai allontanando da me, non so se mi sono spiegato – allora questo è interessante, Adamo accetta questa suggerimento questa idea, falsa immagine di Dio la chiamano i padri, falsa immagine di Dio, e dice se tu sei cattivo caro Dio, guardate lo facciamo anche noi e dopo vi spiego perché, se tu sei cattivo non vale più la pena per stare qui con te, dunque mi salvo da solo, prendo la mela e mangio:
Ora se noi vogliamo capire dal piccolo litigio familiare alla guerra in Iraq, dobbiamo capire questo punto qui, se Dio è la forza, la vita la sicurezza di avere qualcuno che mi ama, qualcuno che si prende cura di me, qualcuno che rende la mia vita esistenzialmente sicura, se io per questo antico inganno di cui parla l’EXSULTET” e l’accetto come pensiero, sapete nelle confessioni alcuni vengono li, padre, tanti pensieri, seguire un pensiero e terribile se il pensiero è cattivo sapete? Se il pensiero non è buono, tu lo segui lo segui poi alla fine non sai dove finire, per un pensiero che ispirato da fuori dal serpente dalla più astuta delle bestie, bene io mi sono staccato da Lui, ma se Lui mi rende la vita esistenzialmente sicura, attenzione il momento in cui sono da solo, intanto questo esempio vi fa vedere che se io rimango qui cinque minuti già mi fa male il braccio, l’uomo si fa male da solo, nella sua libertà se drammatique direbbero i francesi, nel momento in cui si ritorna, li comincia di nuovo la vita, Cristo che lo riporta su, al Padre da dove Adamo è fuggito, ma non solo vado avanti, perché poi che cosa dice le letture si comincia a parlare di Abramo a parlare di Mosè che esce dall’Egitto, vi sto semplicemente citando il libro dell’Esodo libro della Genesi ancora, andiamo avanti con la storia della salvezza.
Se Adamo ed Eva si scoprono vulnerabili nel momento in cui si distaccano da colui che è la vita, è l’esistenzialmente sicuro è la persona a cui io faccio riferimento sapete i monaci i religiosi se non fanno riferimento a questa persona e non hanno la garanzia per poterlo fare almeno un po’ veramente, dove andiamo?
Nella vita quotidiana dico questo è il problema il dramma dell’uomo che pensando che di Dio non ci si fida , perché anche nella vita religiosa se c’è un problema o con il superiore o con il fratello o con la sorella ecc. ecc. dico ma io mi sto fidando di Dio alla fine ? perché se mi fido di Dio speranza mia vita mia, carità mia ecc. ecc. io perché devo impuntarmi su una piccola cosa Allora ripeto se vogliamo vedere, la guerra dell’Iraq, e il piccolo litigio familiare la radice sta qui io non mi fido più di Dio.
Va avanti, Adamo dove sei? Mangiamo no ? Adamo dove sei ? mi sono nascosto perché ho scoperto di essere nudo, erano nudi anche prima diceva San Ireneo Gregorio di Nisso, quando commentano questo brano, ma adesso scoprono che la nudità diventa vulnerabile, e cosa fanno, cioè diventa un punto di cui hanno vergogna, in un certo senso si scoprono in qualche modo feriti, feriti e quindi ho bisogno di nascondermi, ma se mi nascondo cosa faccio ? andiamo a vedere, prendono le foglie e si coprono, alcuni padri in termini moderni, come dire io, dicono che sarebbe la prima crisi ecologica dell’umanità “usare il mondo per difendere se stesso” ma perché ? perché non sono più affidati a Dio, e quindi ho bisogno del mio campetto, della mia casetta, come direbbero a Milano, della mia fabrichetta, in modo tale che mi difendo, ho qualcosa su cui contare, su cui appoggiarmi, dicevo la volta scorsa parlando con una donna di qui di Roma, sai i miei figli gli ho dato il trentacinque per cento della casa che hanno in eredità e io il trentatre, sai bisogna pure tutelarsi, ma questa paura di tutelarsi non tutelarsi(è una domanda molto seria) da dove viene? di chi io mi fido ? e se non mi fido perché? non è forse l’antico inganno di cui parla l”EXSULTET” di cui Cristo è venuto a liberarci? se Adamo non si fida più ? anche Caino che è figlio di Adamo non si fida più? E Caino infatti comincia ad essere invidioso del fratello e ucciderà il fratello.
Ma direbbero alcuni Padri, Caino uccidendo il fratello ha ucciso se stesso, sapete perché ? perché nella cultura Semitica di nuovo la stessa cultura di Gerusalemme e Iraq la stessa, quando dice che uno è fratello di un altro, Marco è mio fratello vuol dire che lui è fratello di me e io sono suo fratello, ma se io ammazzo lui, la mia identità in qualche modo viene ferita ,in un certo senso, quindi in un certo senso l’uomo continua a farsi male, semplicemente perché ?
Perché una volta che si è staccato da Dio comincia per lui, si trova solo sulle sue proprie forze comincia a coprirsi e comincia quello che viene chiamata lotta per la sopravivenza, va bene, e Caino uccide Abele, perché ? perché non capisce più che relazione c’è fra me e te – fra me e mia moglie, fra me e mio figlio, fra me e mio padre, non capiamo più, sapete c’era un bel racconto russo che parla di un capitano di una nave che dice “io ogni tanto vengo qui a prua e sto qui da solo dice, perché dice se non faccio questa cosa comincia a succedere che comincio a non capire più quello che dicono gli altri comincio a fraintendere ecc. ecc.
Allora Cristo è venuto per liberarci in un certo senso dalla morte che è entrata nella vita dell’uomo, perché voi sapete che questo è una delle cose sia dal punto di vista della dogmatica sia del punto di vista Biblico, che si afferma sempre dopo il peccato e delle conseguenze della morte.
Allora adesso andiamo avanti, e vediamo che la nostra liturgia infatti ci dice, questa è la notte dice Exsultet in cui lui ha liberato i figli di Israele nostri padri dalla schiavitù dell’Egitto e gli ha fatti passare illesi attraverso il mar Rosso, che senso ha tutto questo dopo quello che abbiamo detto, cioè Mosè che fa uscire gli Israeliti dall’Egitto, cioè dalla schiavitù, guardate che si parla anche della schiavitù del peccato direbbe Paolo, vado avanti con la storia cercando di fare veramente una sintesi diciamo siccome Dio ha creato l’uomo libero, Adamo ed Eva liberi, dicono alcuni teologi orientali che sa benissimo il rischio che corre, Dio quando vede Adamo ed Eva che se ne vanno per la loro strada e anche Caino fugge sto citando la scrittura, fugge, fugge, fugge Dio non lo lascia andare da solo, questo è bellissimo, Dio prende su di sé di aver creato l’uomo libero e di avergli offerto la vita in abbondanza, e sa che per l’uomo e per la donna questo è importante, essenziale e cosa fa? Cominciò a mandare sulle tracce di Adamo di Caino qualcuno per raggiungerlo e ricordagli che cosa? Che Dio alla fine non è quello che Adamo pensa scappando, non è quello che Caino pensa scappando, ma è il Dio della vita allora dice sempre questi nostri canoni che riguardano la storia della salvezza, Dio mando i profeti, Dio Mondo i patriarchi, Dio mandò tutti questi per ricordare all’uomo che Dio è il Dio della vita è amante degli uomini, ma cosa hanno fatto come nella parabola del vangelo, questi sono venuti gli hanno presi gli hanno uccisi, la parabola dei vignaioli a cui il padrone della vigna manda il figlio ecc. ecc.. e quindi l’uomo in un certo senso non vuole sentire che Dio è Buono, e un film di Caino, Caino fugge, dopo aver ucciso Abele dopo aver non riconosciuto la come dire, il piano provvidenziale di Dio di avergli dato un fratello, lui invidioso perché cerca di salvare se stesso a tutti i costi, dice come mai lui ha l’offerta e io no, ma anche li è un’interpretazione di Caino non è un’interpretazione di Dio, e Caino che preso dalla paura per sé staccato da Dio comincia a fare che cosa? Ad accusare l’altro lotta per la sopravivenza , perché se io lo accuso in qualche modo, trovo un capro espiatorio io mi salvo:
Caino che cosa fa ? dice lui ha l’offerta che sale verso Dio e Dio l’accetta mentre la mia offerta no! Ma sapete esistono due cose qui, sono un po’ pedante ma è importante per capire quello che viene dopo due cose dicono gli Esegeti:
Caino primo non vede che quando è nato lui era una grande festa, per lui si parla di due versetti nel testo di Genesi nato primo genito colui che erediterà secondo la cultura del tempo antico tutto la terra ed Eva e Adamo ebbero il primo figlio e si dice questo con una certa enfasi nel testo.
Secondo Abele è il secondo genito l’ultimo cioè il più piccolo e anche qui gli Esegeti voglio dire che se è il più piccolo certamente Dio ama anche i più piccoli di più
Terzo Dio può amare chi vuole.
Sono le tre cose che dicono gli Esegeti, ma Caino non capisce questo che lui è il primo genito, che Abele è il più piccolo e che Dio infondo ama tutti nel modo come lui vuole, Caino non può capire questo perché? Perché è tutto preso dal suo pensiero di difendere se stesso, ora non so se vi dice qualcosa della vostra esperienza questo ma è importante ricondurlo all’ esperienza, nel momento in cui è quando io litigo con il mio amico, la mia moglie ecc. e dimentico tutto questo, che l’inquadro da cui partiamo e siamo dove Dio mi ha messo in un certo senso dimentico, dimentico e diventa solo un mio punto personale quello che è importante è molto spesso magari vai a vedere cosa c’è alla radice di tutto questo è una radice che si chiama ombelico, cioè io, io che cerco di difendermi, ma dal punto di vista spirituale biblico cristiano è ancora l’uomo che in un certo senso non fa affidamento sulla grandezza infinita misericordia l’ampiezza della provvidenza divina della sua vita.
Caino fugge, fugge e quel film dice: Caino stava fuggendo e cerca di nascondersi dappertutto ma un grande occhio lo seguiva e all’ora si vede proprio un occhio enorme che segue Caino, a un certo punto Caino per fuggire a questo occhio di Dio si costruisce un buco e in un certo senso il buco che lui si costruisce così grande riesce ad entrare, mette una pietra sopra, e dice qui Dio non ci sarà, mette una pietra sopra e dice qui Dio non ci sarà, finalmente Dio è lontano da me, ma anche lì Dio verrà, in un certo senso proprio lì ed è interessante che Questa è la storia di ciascuno uomo no?
Scusate se ripeto ancora le cose della volta scorsa. Dio è come dice l’Apocalisse , quell’uomo che bussa alla porta e a chi apre nella sua libertà entrerà e cenerà con Lui finalmente, da sempre Dio sta aspettando che l’uomo schiavo dell’antico inganno possa con il suo amore con la sua presenza con il suo bussare continuo la porta perché Dio non smette di bussare, con i profeti i patriarchi con tutti questi e alla fine nella pienezza dei tempi direbbe san Paolo con il suo unico Figlio, in modo tale che veramente che questo suo bussare sia finalmente l’uomo può trovarlo, dice Efrem Siro, cito un altro dell’Iraq di Edessa, una di queste città, sapete che Mussul per esempio è l’antica Ninive ecc. dice Cristo fu innalzato sulla croce dice il nostro Efrem Siro per vedere da lontano così e dicesse ancora una volta Adamo, Adamo dove sei? Perché ti nascondi ? perché ti nascondi con le tue foglie nei tuoi cespugli, perché ti nascondi dentro la tua casetta, perché ti nascondi nella tua fabbricheta scusate l’accento Milanese, perché ti nascondi dietro la tua superbia, perché solo tu puoi fare la torta sta sera e non la nuora tua perché ? Adamo dove sei ? allora questo è veramente la situazione dell’uomo dal piccolo litigio ma anche nella grande guerra in cui l’uomo si trova e qui da cui Dio Cristo è venuto ad liberarci.
Abbiamo letto Mosè, uno di questi che manda Dio per ricordare all’uomo che Dio è buono e datore della vita e l’onnipotente che ama ciascuno e tutti in modo infinito, anche se noi non ci crediamo, così tanto, questa è la nostra condizione, questo è il peccato, le conseguenze del peccato ancora rimangono in noi, non ci fidiamo così tanto di Dio, mi devo tutelare padre, e perché ? e ma questo e normale ma si, ma perché ? manda Mosè, Mosè cosa fa? Prende il popolo e Dio gli da un segno molto forte, prendi l’agnello uccidilo metti il sangue sugli stipiti delle porte, passerà l’ angelo sterminatore stanotte e i vostri figli saranno salvi, e quella notte veramente passa l’angelo i figli primogeniti dell’Egitto moriranno, ma il popolo di Israele parte si mette sulla strada passa il mar rosso le acque si aprono, e arrivano nella terra promessa, perché sapete la liberazione dall’Egitto non è compiuta se non si arriva nella terra promessa, e arrivano ma c’è un punto, che subito dopo un po’ di tempo quando questa manna comincia a scendere, gli Israeliti cominciano a fare che cosa ? cominciano a lamentarsi ma cos’è ? Questa roba bianca qui ? erano meglio le cipolle d’Egitto e tutte queste cose qui, ogni uno di noi ha le cipolle d’Egitto la volta scorsa erano le melette della Val di Non questa volta le cipolle d’Egitto che, ogni uno di noi sa che la bontà, le cipolle d’Egitto sono ottime uniche, ma non abbiamo ancora l’apertura di poter apprezzare la bontà della novità della vita di Dio, sappiamo bene il gusto delle cipolle d’Egitto, della schiavitù, il gusto della vita sappiamo bene qual’ è com’è ecc. ecc. ma non abbiamo ancora il gusto di questa novità di Cristo, di questo far riferimento alla sua persona nella mia vita quotidiana, bene all’ora alcune teologi dicono sapete ogni liberazione, ogni liberazione che sia solo politica o culturale, economica, non è una liberazione piena non lo è, possiamo anche dare a tutti i poveri un milione di euro è cosi non è ancora la liberazione perché la liberazione piena dal peccato, dalle conseguenze del peccato e dalla morte, chi c’è la può dare, solo Cristo, la liberazione piena non è la liberazione dalla povertà dalla mancanza di cultura dal mancanza di preparazione no e una liberazione dalla morte e da questa falsa immagine di Dio che abbiamo, questa è la vera liberazione, la liberazione da quello che è entrato dopo il peccato nella nostra vita, e da questo fatto che non ci fidiamo completamente di Lui, questa è la vera liberazione, che metterà le cose a posto fra me e il mio amico fra me e mio marito fra me mia moglie fra me e mio figlio, questa è la vera liberazione che noi stiamo aspettando.
E si legge il libro dell’Esodo, per ricordarsi , voi sapete benissimo che ogni ebreo ancora oggi il giorno del giovedì santo( corrisponde più o meno a quello) che cosa fa , si riunisce alla famiglia e fanno questa Beracà questa bella cena, in cui il padre (pater familias) si alza invita a tutti ad alzarsi e dice oggi ciascuno di noi, è obbligato a sentire dentro di sé l’ansia di liberazione che avevano i nostri padri in Egitto, e ricordarsi l’intervento che Dio ha fatto per liberarci dalla schiavitù che loro vivevano, poi si leggono i salmi 141 ecc. il grande Hallel ecc. ecc. alla fine tutti cantano questo ma ripeto ormai è chiaro nessuna liberazione che sia solo politica riesce a liberare l’uomo, tu puoi volere anche il gelatino alle 5 del pomeriggio tutti i giorni però starai bene ma non è ancora la liberazione, uno può prendere l’anziolitil non so cosa sono queste medicine, non so come si chiamano,ma non è ancora la liberazione, uno può andare di qua di là per passare il tempo benissimo diciamo noi fra di noi, se no che cosa si deve fare ma non è ancora la piena liberazione,
perché la piena liberazione guardate avviene finalmente, guardate se ritroviamo l’immagine, ancora qui, ancora qui, quando dentro di me si ristabilisce questa relazione aperta fiduciosa verso Dio e questo è una grazia , è una grazia anche da chiedere non è solo uno sforzo della volontà lo è anche per chiederlo per rimanere aperti per aprire la porta a questo Cristo che bussa da sempre per trovarmi, Adamo Eva dove sei? Ecco ma è anche un grande dono.
Arriviamo al vangelo di Marco e mi fermerei un momento. Marco è citato anche la notte di Pasqua.
Il vangelo di Marco ci racconta la passione di Cristo e la sua Resurrezione come tutti i vangeli e allora cosa succede nel vangelo di Marco, andiamo a Marco capitolo 14 e 15 dove si parla della passione di Cristo, a parte il fatto che Marco è nella liturgia della notte del Sabato Santo, ma anche Marco sapete bene è un ebreo di quelli d.o.c, Marco è un ebreo d.o.c. che sa benissimo che quello che sta facendo Cristo nell’ultima cena ricalca in pieno quello che fa il pater familias il giovedì santo, cioè per Marco è chiaro che il mistero della cena il mistero della liberazione di Cristo, da ebreo, se non dentro la storia che abbiamo appena citato, e all’ora prendiamo Marco 14,
Dove e come si trova l’uomo dopo il peccato e in quale situazione per esempio si trova Pietro, Giuda, e tutti gli altri in questa situazione così fluttuante, si Dio c’è importante però se mi salvo un po’ io e molto meglio, aiutati che Dio ti aiuta, vero, vero ma bisogna vedere come interpretiamo perché se aiutati vuol dire aiutati e basta, la seconda parte non esiste più, rimanere aperta anche questa altra parte, allora Pietro e tutti gli altri come sono, sono dei nostri e ? non hanno ancora visto questo evento qui, non hanno ancora partecipato al ritorno di Cristo in questa vita, ancora no, non lo hanno ancora visto, non lo hanno ancora toccato, non lo hanno ancora sentito, non hanno ancora mangiato il pesce fresco cucinato, arrostito sulle rive del lago di Genesaret, no, e quindi sono dei nostri completi allora cosa fanno andiamo a vedere, e Marco se ne rende perfettamente conto dice:
Venuta la sera egli giunse con i dodici ( sto leggendo Marco 14 . 17-21) Ora mentre erano a mensa e mangiavano, Gesù disse: “In verità vi dico, uno di voi, colui che mangia con me, mi tradirà”. Allora cominciarono a rattristarsi e a dirgli uno dopo l’altro: “Sono forse io?”. Ed egli disse loro : “Uno dei Dodici, colui che intinge con me nel piatto. Il Figlio dell’uomo se ne va come sta scritto su di Lui ma guai a quell’uomo dal quale il Figlio dell’uomo è tradito ! Bene per quell’uomo se non fosse mai nato !”.
Cosa sta facendo Cristo qui ? Sta smascherando in un certo senso le nostre buone intenzioni, quando la nostra fede e fatta solo di buone intenzioni, non di, sapete di buone intenzioni è lastricato l’inferno dicono, dunque la cosa interessante è questa qui, venuta la sera, con i Dodici disse:
In verità vi dico uno di voi mi sta tradendo, tradire vuol dire tante cose, ma lasciamo stare questa parola, vuol dire fondamentalmente per una mentalità come questa di Marco, questo, io sto facendo una cosa con te ma di fatto penso, ho un progetto che con questa cosa che sto facendo con te non centra niente, questo è il tradimento, vedremo con Giuda dopo, ma anche adesso io sto io sto facendo una cosa fuori di me ma dentro di me, quello che c’è dentro, non corrisponde a quello che sto facendo fuori, cosa stanno facendo i Dodici, li con Gesù ? stanno mangiando insieme, mentalità semitica, anche Irachena, mangiare insieme è, il massimo della intimità, che si può avere con un ospite, con un amico, bene e cosa sta dicendo Cristo ? Voi state mangiando con me, cioè state avendo il massimo dell’intimità dell’amicizia, della relazionalità, ma diciamo, io lo dico, come Eva come Adamo a tenuto una parte per se, voi non siete qui con me, perché qualcuno sta tradendomi, e cosa dicono i discepoli, e bellissimo questo, tutti uno dopo l’altro, “sono forse io ?” “sono forse io ?” “sono forse io ?” cosa desideravano? Che Gesù dicesse, no Pietro tu non sei tu sei bravo, e tu, anche tu Giovanni sei bravissimo, no! Perché ? perché dice : uno dei Dodici colui che intinge con me nel piatto, ora tutti dicono quello era Giuda, noi diciamo così, e una volta che abbiamo trovato
il “colpevole”, invece non è così, non dico io è nel brano che non è così, Marco sta dicendo una cosa interessante, per due motivi, perché negli altri brani dei vangeli sinottici, cioè Matteo e Luca, voi trovate che subito in questo momento Giuda esce, ma qui no, qui non esce, non si può riconoscere secondo Marco Giuda solo per il fatto che dopo un po’ usciva e quindi è lui il colpevole, e seconda cosa, noi sappiamo dall’antropologia, da come mangiavano gli ebrei in quel tempo, ma come mangiano ancora gli arabi oggi, anche in Iraq oggi, c’è un unico piatto, dove tutti con la mano attingono lì, allora attenzione Gesù sta dicendo, uno di voi mi tradirà, e subito tutti, la nostra reazione sarebbe io, io, io, Signore ma come io non è possibile ? no, no, aspettando questa risposta, rassicurante, non viene, dice tutti stanno intingendo con me nel piatto, cioè ancora tutti pensano di essere con me, ma di fatto non lo sono perché ancora hanno una parte che non si fida, diciamo, Gesù smaschera benissimo questo primo segno nell’intimità, il mangiare insieme smascherato da parte dell’uomo, che ancora non sanno loro, non sanno, perdona loro perché non sanno quello che fanno, dirà loro fra poco, non lo sanno perché sono schiavi di queste antiche cose, di cui per liberarli bisogna solo il Signore che venga, solo Dio, non lo sanno questo è il dramma della storia della salvezza, non lo sanno, mi stanno picchiando ma non sanno cosa stanno facendo, perché è troppo grande la cosa, troppo grande, troppo grande, troppo grande.
Secondo segno che Gesù smaschera in un modo incredibile, dice e subito ( Marco cp.14 vs 43 ) l’ arresto di Gesù, e qui c’è un bacio, interessante il bacio è il segno più evidente, cioè se io ti bacio, vuol dire che io ti amo, viene da dentro il mio cuore, ma qui è il contrario io ti bacio perché così ti possano prendere, ci siamo, allora molto interessante.
“E subito, mentre ancora parlava, arrivò Giuda, uno dei Dodici, e con lui una folla con spade e bastoni mandata dai sommi sacerdoti, dagli scribi e dagli anziani. (Cioè da tutto il popolo tutto il popolo c’è dentro, tutto) Chi lo tradiva aveva dato loro questo segno (segno simbolo ripeto) : “ Quello che bacerò, è lui; arrestatelo e conducetelo via sotto buona scorta”.
Allora gli si accostò dicendo: “Rabbi” e lo baciò. Essi gli misero addosso le mani e lo arrestarono. Uno dei presenti, estratta la spada, colpì il servo del sommo sacerdote e gli recise l’orecchio ecc. ecc…
Il secondo simbolo che Gesù smaschera, ma perché l’uomo si renda conto di dove sta, veramente perché vedete una delle grandi caratteristiche della vita spirituale e aiutare una persona li dove è non fagli fare dei passi che non sa fare, fargli fare il passo che è il prossimo, e basta, se è il giusto passo, in quel passo ci saranno tutti gli altri dopo, qui i discepoli pensano di esser i migliori, i figli di Zebedeo, questa mattina nella liturgia, c’erano i figli di Zebedeo, Giacomo e Giovanni, che chiedono di essere uno il Ministro delle Finanze, quell’altro il Ministro degli Interni, nella sua gloria, ma non sanno quello che stanno chiedendo, allora questi credono di essere i migliori, i migliori anche rispetto agli altri discepoli, ma miseramente cade questa presupposizione, diciamo, perché, perché di fronte al male fuggiranno tutti, si addormenteranno, fuggiranno rimarrà solo Giovanni probabilmente e la sua madre , ma gli altri se la danno a gambe levate, la Croce è il momento per vedere se tu riesci veramente a rimanere con Lui oppure no, perché è facile rimanere con Gesù quando è Jesus Christ Superstar, ma è difficile quando c’è la Croce che veramente sta arrivando, ed è lì, la cartina di tornasole, la prova della nostra fede, della nostra fede, cioè di fronte alla morte, che noi siamo chiamati a dare una fede Cristiana e dire no la morte non c’è.
Giuda bacia allora una riflessione piccolissima sul bacio:
- si può chiedere ma io perché bacio ?
Per prendere così come fa Giuda. Giuda lo bacia perché gli altri lo prendano, tra l’altro questo prendere è interessante perché nei vangeli sinottici, si parla sempre di Didomi e Paradidomi , sono i due verbi che vuol dire prendere ma anche consegnare, e quando Gesù parla suoi tre annunci che sarà messo in croce a Gerusalemme, lui dice gli uomini mi consegneranno, sarò consegnato, Giuda lo consegna, lo prende anzi lo fa prendere dagli altri, in un certo senso come un sacco di patate questo è il Dio, di cui abbiamo paura, che si lascia prendere, lo prendono, lo riprendono, da Caifa lo portano da Pilato da Pilato lo riconducono dai sommi sacerdoti ecc. ecc.
Allora perché io bacio ? (domanda)
Tutta una riflessione anche sulla sessualità dietro no ? se volte dietro no ? perché ? perché ?
Per prendere o per in qualche modo confermare,, per dire che veramente io sono con te
Qui proprio con te, sapete questa doppia ambivalenza è interessante io bacio per prendere non per dare, ci fermiamo su questo smascheramento dei segni ecc,. ecc.
Andiamo al capitolo 15 anzi no !
Andiamo avanti per arrivare a Barabba, e con Barabba finiamo, voglio sentire un po’ di cusiscio come dicono i Brasiliani, cioè quando io dico qualcosa voi commentate, no ditemi se è già troppo insomma va bene ?
Allora spero che avete la Bibbia davanti in modo che il vostro eroismo sia attenuato in un certo senso.
Condussero Gesù dal sommo sacerdote, e la si riunirono tutti i capi dei sacerdoti gli anziani e gli scribi, cioè tutto il popolo di nuovo, e allora dice Pietro lo aveva seguito da lontano (sono cose che avete sentito diecimila volte e anche questo può aiutare in un certo senso) Pietro lo ha seguito da lontano fin dentro il cortile del sommo sacerdote e se ne stava seduto tra i servi scaldandosi dal fuoco.
Vi ricordate Adamo si stracca da Dio e si ritrova vulnerabile Caino figli di Adamo si stacca anche dal fratello anzi lo uccide, sempre con questa stessa logica, qui Pietro è interessante veramente , Pietro lui che, sapete Pietro lo ritroviamo nel Vangelo di Marco che giura, quando Gerù dice cos’è che dice ? in uno di questi annunci della passione dice “a Gerusalemme sarò consegnato “ dice no! Dio te ne scampi, non sarà mai, e se sarà cosi? Io morirò con te.
Sapete che Pietro non gli era andata giù l’altra volta prima quando gli avevano detto “vade retro satana” no? Questa secondo me non l’ ha mandata mai giù, allora dice oggi mi riprendo la rivincita Lui sta parlando che sarà crocefisso, e dirò no ! io morirò con te ma tu non sarai, questa la sicurezza di Pietro, ma attenzione, che ci sono anche gli eroi del cristianesimo e ? che si fanno da soli eroi, ma la sicurezza di Pietro anche questa sarà smascherata non da Gesù, ma dai fatti, anzi da una serva, che cosa dice infatti : “Si scaldavano al fuoco, chissà perché si scaldavano ? avevano freddo certamente, dice padre non ci fare domande stupide , ma perché si scaldavano? È una domanda anche questa, e dice “intanto i capi, perché Gesù sta dietro nel palazzo di Caifa e loro stanno nel cortile, ci siamo ? intanto i capi dei sacerdoti e tutto il Sinedrio cercavano una testimonianza contro Gesù per metterlo a morte, ma non la trovavano cioè non c’erano due testimonianze concordi che lo accusavano, perché sapete in un processo ebraico, ancora oggi secondo la Torà se tu accusi uno devi avere almeno due testimoni, che concordano sulle accuse, per Gesù non c’era nemmeno due che testimoniavano la stessa cosa, perché dice Marco “molti infatti attestavano il falso contro di Lui e così le loro testimonianze non erano concordi”, quindi e illegale quel processo secondo la Torà andiamo avanti , ma alcuni si alzarono e per testimoniare il falso contro di Lui dicendo “noi lo abbiamo udito mentre diceva distruggerò questo tempio ecc ecc..no?” ma nemmeno su questo punto la loro testimonianza era concorde, quindi se volete nella procedura dei processi, uno di questi più illegali della storia è quello contro Cristo, Adamo una volta che arriva il figlio a dirgli “Adamo ricordati che Dio ti ama, mi ha mandato da te per dire che quello che dico io lo dice il Padre beati voi e tutte queste cose qui ? E cosa fa l’uomo come risposta lo prende e lo porta sulla croce, per una serie di coincidenze storiche certamente, l’ invidia direbbe San Paolo anche, di molti, aveva successo, ma questo uomo lo prendono e lo portano sulla croce, sapete Cristo non è venuto per andare direttamente sulla croce “uh che bello vado” siamo stati noi che per una serie di coincidenze, avvenimenti ecc. ecc., a cui non è estranea la invidia degli uomini, s’è ritrovato là e qui stanno vedendo che l’uomo Adamo Caino nella sua città che ha costruito, ancora una volta come accoglie Dio? Interessante la storia si ripete, andato via è scappato, la falsa immagine di Dio, ricordate questo dramma la falsa immagine di Dio, e ancora una volta Adamo risponde come ? mettendolo sulla croce, come la parabola ma è bello questo e perché a un certo punto capiremo bene cosa sta succedendo , dice allora non c’era nessuna testimonianza concorde, bisogna trovare qualcosa per unire il Sinedrio altrimenti come facciamo qui ? allora il sommo sacerdote levatosi in mezzo all’assemblea interrogò Gesù dicendo: “Non rispondi nulla ? (qui è bellissimo) perché ? chi era seduto sul banco degli imputati ? Gesù ma secondo la Torà sul banco dell’accusa dovevano stare due , l’accusato e l’accusatore, tutti e due, ora chi accusava Gesù ? il Sinedrio, i capi, i sacerdoti, tutto il popolo, l’uomo, cioè Adamo, la discendenza di Adamo, (è bellissimo) chi accusava Gesù che è venuto a rivelare ancora una volta il volto del Padre, a dire beati voi poveri, beati voi afflitti, beati, l’uomo sta seduto lì ma attenzione, dice non rispondi nulla ? che cosa testimoniano costoro contro di te? Ma bello, ma Egli taceva e non rispondeva, nulla, alcuni commentatori dicono perché Gesù stava zitto? Risposta perché se Gesù parlava, accusava chi ? accusava l’uomo, perché? secondo la Torà se non si trovano due concordanze, due concordi testimonianze, l’accusatore diventa a sua volta accusato, quindi uno deve guardarsi bene prima di accusare un altro, perché? se non ci sono due testimoni concordi sarà a sua volta imputato, Gesù sta zitto perché ? perché? se avesse parlato accusava il Sinedrio, i capi i sommi sacerdoti gli scribi tutto il popolo cioè l’uomo, cioè Adamo. Ma io sono venuto per salvare, non sono venuto per condannare sto citando Gesù non per condannare ma per salvare, per ritrovarlo questo Adamo, per ritrovarlo finalmente, allora andiamo avanti, ma Egli taceva non diceva niente, di nuovo il sommo sacerdote lo interrogò dicendogli sei tu il Cristo il figlio del Dio benedetto ? questa l’idea del sommo sacerdote no ? sapete che cita il salmo e dunque qui sta dicendo una cosa grandiosa, e Gesu rispose: “Io lo sono” dice quello che Lui è, cioè il Figlio del Padre,mandato dal Padre per raggiungere Adamo per rivelargli ancora una volta in modo definitivo “APAX” direbbe Paolo il volto del Padre, nella sua vita, nella sua persona, nella sua opera, cioè quella di Cristo, ma non solo dice tu qui non si accontenta di dire “Io lo sono” ma aggiunge una frase del Salmo che era riferita semplicemente al Messia, anzi no scusate a Dio stesso quindi dice “E vedrete il Figlio dell’uomo seduto alla destra della potenza e venire con le nubi del cielo” praticamente era dire Io sono Dio,Lui e venuto per questo, allora bellissimo perché il sommo sacerdote stracciandosi le vesti, una volta facevo gli esercizi a un gruppo di giovani commentando questo brano , stacciandosi le vesti, avevo la camicia tiro, giù i bottoni saltati, e allora stracciandosi più o meno le vesti dice: “Abbiamo bisogno ancora di testimoni ? no! ha bestemmiato, (a parte che i testimoni non cerano nemmeno due ma non c’era bisogno) avete udito la bestemmia che ve ne pare ? e tutti sentenziarono che era reo di morte.
Mi fermo ancora all’attenzione su questo perché ? perché esiste una legge, che gli Ebrei si sono fatti, si chiama nel libro del Levitico dove si dice:
“ dopo la caduta di Adamo e di Eva e successo un patatrac Caino ha ammazzato Abele, Caino ha costruito la sua città, Noè è arrivato al diluvio e tutte ste robbe qui, hanno ucciso i profeti, hanno ucciso tutto, dice “Guai all’uomo che ancora si farà Dio” perché ?
Perché Adamo vi ho gia spiegato, bene male tutto ecc. si è messo in un certo senso al posto di Dio mi capite ? Allora gli ebrei dicono “guai a quell’uomo che si farà Dio” reo di morte, libro del Levitico non mi sto inventando niente, Gesù è condannato a morte perché Lui ha detto Io sono il Figlio del Padre, venuto a salvare quell’Adamo che un giorno si è allontanato dal Padre stesso, e questo è bellissimo, cioè la conseguenza del peccato di Adamo, la legge del Levitico ricade su Gesù, e Gesù in un certo senso prendendolo su di sé chiude i conti, se Adamo si è staccato da Dio a rotto la relazione con Dio Gesù prende su di sé tutte le conseguenze di questo, e ricuce finalmente questa relazione col Padre datore di vita, sto parlando arabo ? no!
Allora vedete la prima grande spaccatura Gesù la sta ricucendo, ricuce definitivamente quello che Paolo definirebbe la Paresia di arrivare a aprirsi a Dio, cioè la libertà dell’uomo di rivolgersi di nuovo a Dio, questa apertura questa grande porta spalancata sulla misericordia di Dio, sulla sua provvidenza che in un certo senso Adamo ha chiuso da solo credendo all’antico inganno, la riapre Lui, ma non solo la riapre ma fa si che questa apertura sia facile togliendo tutte le conseguenze di questo peccato prendendole su di se anche la legge del Levitico perché Lui è messo a morte.
Arrivo all’ultimo brano “Barabba”, per dirvi che sempre la stessa situazione siamo qui e non è che ci stiamo allontanando molto, 15 – 1° e seguenti:
“Al mattino i sommi sacerdoti con gli anziani, gli scribi e tutto il Sinedrio dopo aver tenuto consiglio misero in catene Gesù, lo condussero e lo consegnarono a Pilato, e allora Pilato prese a interrogarlo:
- Sei tu il re dei giudei ?
Egli rispose tu lo dici. I sommi sacerdoti fra tanto gli muovevano molte accuse.
Pilato lo interrogo di nuovo, non rispondi nulla ? vedi di quante cose ti accusano ? ma Gesù non rispose più nulla, si che Pilano ne restò meravigliato, per la festa egli era solito rilasciare uno
allora chi volete che vi rilasci ? Lui o Barabba ? e la gente tutta grida Barabba,ora vogliamo andare a vedere bene cosa vuol dire questo per Marco che non gli sfugge certamente la portata spirituale teologica di questo fatto, storico, la gente vuole Barabba.
Bar Abba cosa vuol dire nella lingua semitica ebraica ? Bar Abbà , Abbà Padre, quanti canti ci sono qui su , anche i canti del giubileo Abba Padre uno di questi incontri dei giovani ecc. ecc. Bar significa figlio, quindi Barabba si chiama figlio del padre, attenzione, chi era chiamato figlio del padre nella società di quel tempo a Gerusalemme?
( Il ceco Bartimeo per esempio dice cera un ceco figlio di Timeo Bar Timeo, per cui non si sapeva il nome di questo ceco figlio di Timeo perché era Bartimeo, cioè figlio di Timeo). Bar vuol dire figlio, Barabba vuol dire figlio del padre.
Sapete che durante la guerra da noi c’erano i figli di NN prima perché non si sapeva di chi erano ma noi diciamo figli di NN, mentre questi dicevano il figli del padre cioè Barabba, dunque vuol dire che Barabba è un figlio di un padre che non ha mai conosciuto.
Cosa vi ricorda questo ? Il figlio del padre Caino che non si sente amato da Dio, che non si sente amato dal Padre, ma ve l’ ho gia detto per quale motivo, perché non ha ancora riconosciuto la realtà dove il Padre l’ ha messo cioè il fatto che lui è un figlio maggiore, che ha un fratello più piccolo ecc. ecc anche Caino è un figlio di un padre che non si sente amato dal padre. (bellissimo)
Barabba anche lui è il figlio del padre cioè un figlio di NN uno che non ha mai conosciuto il padre nella sua vita per cui non si mai sentito amato da lui.
Problema psicologico problema quello che volete attualmente oggi direbbero tante cose i nostri Psicologi, pedagoghi, Psichiatri, Pedagogisti ecc. non importa questa è la situazione, ora che succede c’è sulla lidda anche Pilato, non so se siete mai stati al santuari del Divino Amore quando c’è questa passione no ? Ieri ero lì con un Vescovo Ucraino stanno preparando, li sopra sul palco ci sarà Pilato ci sarà Barabba Gesù ci siamo, ora attenzione ci sarà Barabba il figlio del padre che non è mai stato amato dal padre che non ha mai conosciuto il padre e per questo era assassino.
Barabba infatti dice Marco era uno che cosa ha fatto ? commesso un omicidio, Caino uguale, anche lui figlio del padre che non si sentiva amato da Dio, perché preferisce quello là, abbiamo già capito la storia lo sappiamo che non è cosi? Come sembra cosi? Omicida anche Caino (bello questo) quindi c’è questo uomo omicida che non ha mai conosciuto il padre. (bellissimo)
Sembra una storia dei romanzi del secolo scorso diciamo di Dostojeschi diciamo così, Il figlio omicida che pero in fondo Dostojeschi indagando sulla sua psicologia la sua storia ecc. ne mette nel vivo tutto l’aspetto profondamente umano in un certo senso, e dunque davanti agli occhi di un cristiano non può sfuggire questa portata umana della cosa, ma nemmeno quella divina perché ? Perché in quest’altra parte c’è il vero Figlio del Padre, amato dal Padre mandato dal Padre che rivela all’uomo il volto del Padre, ed è interessante che l’uomo schiavo della sua paura verso il vero Padre, il popolo che ancora non ha visto rivelarsi fino in fondo la bontà del Padre e che crede che non c’è tanto da fidarsi e cosa fa ? Sceglie Barabba Barabba, e Gesù sarà preso per essere messo al posto di Barabba , cioè il vero Figlio del Padre prenderà il posto del figlio del padre che non è mai stato amato dal padre (bellissimo) e che era omicida per questo Gesù viene sostituito dal popolo.
Prendete in esempio tutta questa cosa qui, il dramma che c’è e che dal punto di vista di Dio e come una (e bellissimo ) nel senso che in qualche modo l’uomo scegliendo Gesù, al posto di Barabba il popolo che ancora non capisce niente, come non capisce niente Giuda, non capisce niente Pietro non capiscono niente i dodici, ancora non capiscono niente di quello che stà succedendo, il popolo scegliendo Gesu gli fa prendere veramente il posto di chi? ha bisogno di essere salvato il figlio del padre che non si sente amato dal padre, ma in questo modo Lui rivelerà una volta per tutte il vero volto del Padre, a chi ancora non si sente amato dal Padre .
Avete la Bibbia per una mezz’oretta se riuscite in silenzio o parlate almeno di quello che abbiamo detto .
Meglio andare con una piccola domanda io vi suggerisco questa:
Signore fammi gustare, non capire, lo avete capito già, gustare questa storia della salvezza dove tu sei venuto veramente a liberarci dalla morte da tutto quello che è la conseguenze di questo peccato di Adamo, cioè mio .
- Non cominciate a dire io sono una peccatrice – io sono un peccatore non è questo il momento- ma più tosto come nella televisione la guardate la partita Roma – Lazio e di chiedere al Signore la grazia di potere gustare la grandezza infinita misericordia di Dio che ha creato l’uomo a sua immagine ha voluto desiderato ardentemente la risposta di quest’uomo libera, non perché avesse bisogno di fare come dicono da noi “filos” la sera , perché Dio e già pieno nella sua trinità infinita , ma perché voleva dalla sovrabbondanza del suo amore riversarla addosso a qualche un’ altro quest’amore, solo per questo , per dare all’uomo quest’amore che già il Padre il Figlio e lo Spirito Santo godo dall’eternità e per l’eternità ma in questo mistero grandioso ecco questa libertà dell’uomo che dice no ! ma in questo momento Dio non lo lascia, vuole che il suo piano comunque vada alla fine, e allora manderà per far tornare quest’uomo nella libera comunione , e un grande frutto di questa salvezza sarà che la mia libertà riuscirà a dire una volta, si! e questo è già uno dei grandi frutti un inizio della salvezza.
Brani di Marco che vi riassumono in modo testamentario che vi riassumono la salvezza che la stà portando a termine al compimento pregando proprio questo
“Signore dacci la grazia di gustare questa storia della tua salvezza per l’uomo, per me, per noi.
h. 1,45
La benedizione dell’acqua, una dice ma perché fare tutto questo sforzo di continuare per benedire di portare dal parroco, a casa dice benediciamo la fontana e abbiamo l’acqua benedetta per tutto il villaggio senza fare tutto sto lavoro, intuizione non stupida, che cosa stiamo facendo noi? Stiamo toccando la radice della nostra vita , la radice del nostro essere con Cristo o non essere con Cristo, e li tutto, sapete perché se io mi ubriaco, e perché non sono con Cristo, se io vado a cercare la donna di un altro, è perché io non sono con Cristo, ma sto cercando la salvezza lì.
C’era un parroco tedesco che dice, diceva e già morto, un gesuita tedesco scusate diceva: “C’era un uomo che andava a bussare a tutti i postriboli no? Bussa di qua bussa di la e chiaramente entrava, dice quest’uomo, comunque ricordatevi questo, cercava Dio, ma sbagliava porta.
Guardate il problema e proprio qui, se io vado a rubare ma è chiaro che io sto cercando la salvezza in altro modo ma se non in Cristo, se non in Dio, la cerco cercando di rubare.
Se io devo vedere dieci film, che adesso ci sono questi abbonamenti ai D.V.D, io ne vedo dieci al giorno perché? Per quale motivo? Perché ho bisogno di dieci D.V.D al giorno ecc. ecc..
Allora la domanda nostra veramente andiamo a benedire la fontana, cioè andiamo a cercare nella nostra vita che si realizzi questa salvezza che Cristo veramente ha già realizzato in noi, e questo è il mistero dello Spirito Santo, la Pasqua in un certo senso riguarda ciascuno di noi, e riguarda ciascuno di noi nel modo in cui noi, ci apriamo a collaborare con la grazia perché questo mistero di salvezza che si è realizzato, nella persona di Cristo, per tutti gli uomini si realizzi anche in me.
Allora sarà interessante vedere che cosa dice la liturgia dopo, c’è la liturgia della parola ma li diciamo ci siamo già messi in sintonia per questo.
Quando si parla della liturgia battesimale, cioè stiamo parlando della radice, radix nel momento in cui ciascuno di noi è stato liberato da questa forza del peccato, di cui pero rimangono le conseguenze, nel battesimo, e cosa succede ?
Si chiamano tutti i Santi, tutti i Santi:
Signore pietà,
Cristo pietà,
Signore pietà,
S. Maria Madre di Dio,
San Michele,
Santi angeli di Dio,
San Giovanni Battista,
San Giuseppe,
Santi Pietro e Paolo
Sant’Andrea,
San Giovanni,
Santi Apostoli ed evangelisti,
Santa Maria Maddalena,
Santi Discepoli del Signore,
Santo Stefano,
Sant’ Ignazio d’Antiochia,
San Lorenzo
Sante Perpetua e Felicita,
Sant’Agnese,
Santi martiri di Cristo,
San Gregorio,
Sant’Agostino,
Sant’Attanasio,
San Basilio,
San Martino,
Santi Cirillo e Metodio,
San Benedetto,
San Francesco
San Domenico,
San Francesco Saverio
San Giovanni Maria Vianney ,
Santa Caterina da Siena
Santa Teresa d’Avila,
Santi e sante di Dio
Perché? Vi siete chiesti per quale motivo noi dobbiamo continuamente chiedere ai santi la grazia, e in questa notte Pasquale soprattutto chiedere a loro questa grazia, questo chiedere che loro siano con noi per quale motivo?
C’è ne uno molto semplice, anche questo molto stupido, diciamo non è che sia la teologia più alta di Von Valden, o di altre cose ma diciamo può dare un idea , sapete su questa strada del già e del non ancora, sono già passati altri noi non siamo i primi e nemmeno gli ultimi e alcuni sono passati e c’è l’ hanno fatta, in un certo senso, e la chiesa riconosce che c’è l’ hanno fatta, cioè si sono lasciati veramente manovrare ma non è la parola giusta, si sono lasciati indirizzare, ispirare nella loro libertà dall’azione salvatrice di Dio, dall’azione umanizzante di Dio, dall’azione che ti rende uomo donna di speranza per te e per gli altri, ecco si sono lasciati fare questi sono i Santi, io Santi non sono quelli che hanno queste famose, biografie dei santi in cui da bambino già faceva il digiuno a quattro anni no? Ci sono certe biografie di santi orientali a quattro anni, già per tutta la quaresima non toccava ne latte ne formaggio ne la carne e tutto questo può essere che ci sia qualcosa di questo tipo ma il Santo non è normalmente uno che non ha mai sbagliato, il Santo è uno che ha sbagliato, ma che ha saputo ricominciare con la grazia di Dio, e allora noi dobbiamo chiedere a questi qua che ci hanno preceduto su questa strada di poter esserci compagni, fratelli, sorelle, amici protettori, e che ci possano aiutare a camminare su questo.
C’è una bellissima preghiera russa della chiesa russa all’angelo custode “ altro personaggio ormai dimenticato nelle nostre preghiere non so nelle vostre ma, è bellissimo “ ANGELO CUSTODE INSEGNAMI A PREGARE” e bellissimo, allora noi abbiamo dimenticato queste cose qui perché noi siamo gente moderna noi siamo gente dell’Internet delle cose ma di fatto questi rimangono i compiti fondamentali, almeno secondo me, in cui tu ti ritrovi non da solo sulla via della salvezza ma ti ritrovi dentro una comunità, ti ritrovi dentro una comunità di santi, anzi ti ritrovi dentro la tua vera comunità perché ?
Ma perché in ogni caso tu finirai lì, ma non finirai li da una vita strana, da una vita fuori di questa da questa vita finirai in questa comunità, anzi sei già dentro, allora credere e lasciare che la resurrezione di Cristo, la morte e resurrezione di Cristo, questo mistero di salvezza, agisca in me uno dei frutti di questo è che io mi ritrovo veramente a vivere non da solo ma con i Santi, diceva un proverbio russo:
“All’inferno uno ci va da solo, (i contadini dicevano così), mentre in paradiso ci va tutto il villaggio” è un mistero.
Qualcuno di voi mi chiedeva ma padre come mai io che sono nato nel duemila nel millenovecentottantadue io ancora ho su di me il peccato di Adamo, ci sono tante spiegazioni, io ancora condivido le sorti di Adamo ed Eva, ma insomma padre ma come mai ? ci sono tante spiegazioni, è un mistero chiaramente è un mistero, ma una spiegazione che mi sembra interessante è questa :
“Noi uomini siamo così uniti che nemmeno ci accorgiamo, ma così uniti che anche quello che ha fatto Adamo ed Eva in qualche modo ci tocca da vicino nella nostra natura umana”
Dice Paolo se uno soffre, soffre tutto il corpo se uno è allegro tutti sono allegri, anche gli altri sono giusti, è una favola ? no!
E se non è una favola cari miei è una roba molto seria, perché significa che il nostro individualismo sfrenato, la nostra cultura più o meno che condividiamo a io faccio quello che mi pare, io sono libero, la libertà una cosa un invito intoccabile, ma quale libertà?
La domanda è tutta qui, bene siamo tutti uniti, all’ora noi andiamo in cielo insieme, “volens o nolens” ogni nostro individualismo sfrenato qui cade, proprio come una patata, noi ci troveremo lì, e allora a questo punto è interessante chiamare i Santi in aiuto, perché loro sono già i nostri compagni di vita sono già, sono già, anche la mia mamma, anche, anche, che è già morta voglio dire no! cioè nel senso di quelli che sono già andati anche lì, ci sono vari livelli di questo rivolgersi, rivolgersi ci sono alcune che pregano la mamma tutto quanto non so che cosa, che sono già là, ma questo significa essere proprio in questo senso di una comunità che cammina, e sapete il Concilio Vaticano Secondo ha parlato proprio di una comunione di chiesa visibile qui ma anche invisibile.
La chiesa non è solo quello che siamo noi qui col Papa no! È anche quella che già partecipa di questa vita, è questa la chiesa visibile e invisibile ci crediamo ?
Che non siamo da soli?
Ci crediamo ?
Perché Adamo ha voluto essere da solo, è stato questo che lo ha un po’ messo in una condizione critica, la famosa Liberte Egalitè fraternite’, nel 1779, una cosa bella ma attenzione, quando questo ci sta’ diventa un pretesto, per dimenticare questa dimensione così comunitaria fortemente parlando, fortemente diventa una domanda, diventa una domanda. Noi siamo molto più uniti di quanto noi stessi possiamo immaginare se Paolo ha ragione quando dice se uno soffre, soffre tutto il corpo, e se uno è nella gioia tutti né risentono in modo positivo, ma non solo Dostojeschi arriva anche a dire , ecco Dostojeschi arriva a dire una cosa che è il contrario di quello che dice Caino. Caino, dice Caino dov’è tuo fratello ? Dice Dio a Caino, lui dice: “sono forse io responsabile di mio fratello”? Ma Dostoieschi sapete cosa dice, cristiano e che un uomo che ha sperimentato certamente nella sua fragilità, lui era epilettico, né ha combinato anche lui un po’, ma comunque come uomo cristiano che viveva la sua fede in modo cristiano, personalmente in modo particolare ma, arriva a questa conclusione, “tutti sono responsabili di tutto” come capire questo.
C’è un detto dei padri del deserto “Se tuo fratello ha qualche cosa contro di te invece di giudicarlo chiediti perché? che cosa ho fatto io? Perché lui abbia qualcosa contro di me”.
Noi siamo portati a giudicare subito dire a questo no sono le fregole di oggi domenica 6 aprile, lasciamolo perdere, contro di me, ma chiediti, chiediti perché?
Che cosa tu hai fatto?
Direbbero le preghiere dei Russi Vonne Iovonne cioè volontariamente o involontariamente contro di lui, volontariamente o involontariamente, in una parola siamo su questa strada insieme ai Santi e chiediamo ai Santi di poter continuare questa strada questa opera che Cristo nella sua morte e resurrezione ha fatto per noi.
Benedizione dell’acqua, quando io guardo la benedizione dell’acqua, che cosa possiamo pensare due cose, scusate il mio riferimento alla teologia orientale, ma sapete non mi posso, non posso essere avulso, da quello che faccio ormai da anni e ogni giorno quindi, se voi prendete, perché benedizione dell’acqua ?
Questa è un’icona del battesimo di Cristo, troppo piccola per essere vista da tutti ma va bene c’e’ Cristo nudo e nel Giordano l’acqua che in qualche modo lo copre tutto, lo copre tutto, è immerso nel Giordano ed è interessante che è in una grotta, in una grotta attenzione la stessa grotta voi la trovate nell’icona della natività di Cristo c’è già una grotta nera vedete qui,c’è Maria distesa e c’è la grotta nera dietro la culla, ma la culla è già una tomba di pietra ci siamo?
La stessa grotta voi la trovate sotto la croce c’è un piccolo coso nero qui e sotto la croce c’è un piccolo teschio sapete che la tradizione dice che sul Calvario è stato sepolto chi?
Adamo esattamente e la croce di Cristo è stata messa proprio sul teschio di Adamo, ma non solo l’icona fa vedere che dal costato di Cristo scende una goccia di sangue proprio sul teschio di Adamo, e lo stesso sangue che sta rivivificando questo Adamo morto, ci siamo?
La stessa grotta, ma la stessa grotta noi la troviamo ancora una volta dove?
Quindi l’icona non è che sono fatte così per caso e ?
La troviamo in questa icona qui, qui siamo già sotto terra, sotto e le porte degli inferi queste qui bianche fatte incrociate a S.Andrea sono ormai le porte divelte della morte, che Cristo ha divelto una volta per sempre , allora vedete che questo mistero della discesa di Cristo dal Padre per raggiungere Adamo, nella sua grotta nel suo buco, fa parte di questo che i padri chiamano “Katabadis” e questa discesa di Cristo che poi non è una discesa geografica e ?
E’ il modo della relazione di Cristo verso l’uomo, allora ritorniamo al nostro battesimo di Cristo nella grotta del Giordano, che è una grotta disegnato così e qui Cristo in mezzo all’acqua , benedizione dell’ acqua, dice la liturgia:
“Cristo venendo in mezzo all’acqua ha santificato l’acqua”.
Sapete che gli Ortodossi gli orientali fanno questa diciamo per il battesimo di Cristo, il vero Natale loro è questo, diciamo questa teofania in cui Cristo si rivela a tutti e li Cristo, dicono le preghiere liturgiche santifica l’acqua col suo corpo divino umano, cioè gli orientali lì ci ricamano molto, soprattutto sul fatto del concilio di Calcedonia, c’è una persona due nature questa natura divina umana santifica tutto il corpo, anche me che lo ricevo, poi sarà questa la conclusione o Tu che hai santificato le acque del Giordano ecc. ecc. santifica anche me che ti ricevo nel mistero dell’ Eucaristia ci siamo?
Questa santificazione anche del corpo non so se mi spiego?
Allora benedire l’acqua in un certo senso, per uno come me, richiama questa dimensione
Cosmica, anche il cosmo partecipa nel mistero della salvezza, l’acqua in un certo senso, dovevamo benedire un computer adesso di un seminarista, allora dico dov’è l’Acqua Santa? Non ce l’abbiamo, dice padre prenda dal rubinetto perché l’acqua è sempre Santa.
Dice come fai a saperlo?
Dice dopo che Cristo è stato nel Giordano.
Voglio dire è interessante questo mistero, e sapete nella sua vita spirituale, se è vera, se è vera anche il corpo partecipa a questa risurrezione, non è solo l’anima, come dicevamo una volta, non solo il sentimento no! anche il corpo, nella biografia di Antonio il grande, quello delle stalle, Antonio Grande si chiama S. Antonio, quello degli animali, delle mucche, dei maiali, quello lì, il Grande Antonio – 17 gennaio, nella biografia che ha scritto S. Attanasio c’è scritto: Andammo a visitare il solitario Antonio, e dall’altura abbiamo visto tanta gente, ma abbiamo subito riconosciuto Antonio il Grande perché?
Perché era luminoso il suo volto, abbiamo detto quello è lui, anche se non sapevamo chi era. La spiritualità cristiana è anche concreta no ? E’ una spiritualità che passa attraverso anche l’acqua anche l’olio, l’ulivo, è bellissimo questo, ma questo significa semplicemente, che cosa è da ungere?
Che cosa è da innaffiare?
E’ il corpo dell’uomo, è l’uomo, stesso che partecipa a questa salvezza anche con la sua, diciamo corporeità, dico una cosa più grande, ancora stupida, anche con la sua sensualità, anche questo fa parte di questo cammino del già e del non ancora.
Siamo andati con i seminaristi, ma i seminaristi sono tutte persone che saranno preti sposati per il novanta per cento, e siamo andati al Divino Amore due domeniche fa, dove sono sepolti i due “Quattrocchi Beltrami”, i due sposi beatificati come sposi.
Perché fino ad adesso nella storia della chiesa, nessuno lo ha notato ma si beatificavano canonizzavano gli sposi almeno nella Chiesa Orientale, perché nella Chiesa Latina non è ancora mai successo, solo perché i due sposi a un certo punto uno entra in monastero lei, e lui va nel monastero e allora diventano beati santi.
Questa e la prima volta da quello che io so, che la Chiesa ha beatificato due perché come è scritto li al Divino Amore, hanno scalato insieme le vette del matrimonio, è bellissimo, anche questo è un fatto che non abbiamo notato molto ma sarebbe da vedere.
La salvezza passa anche attraverso tutta questa vita, e passa anche attraverso anche tutto quello che è la vita dell’uomo, in un certo senso, l’acqua in questo ce lo ricorda, se l’acqua è per l’uomo vuol dire è un segno concreto e perché l’ uomo è un essere anche concreto.
Per fare ancora un esempio a volte noi pensiamo bei propositi, bei sentimenti, tutte queste cose qui, l’importante e farli ma a volte anche inutile farli perché uno già sa che li fa e non li rispetterà anzi quando poi non li rispetterà, dice ma come anche questa volta non è andata per niente bene, come dicevo è meglio fare una scelta ora “Now” qui e dire adesso ho fatto e questo è già, aiuta molto di più che fare diecimila propositi per domani, e chiedere la grazia in questo momento della mia vita.
Ma ripeto il caso tipico io adesso farò lunedì andrò alla messa all’altare di S.Rita e martedì a quello di S.Giovanni mercoledì ecc. ecc. Venerdì S. Cuore il sabato faremo dopo due mesi tutti i propositi che fai tu ti stufi, questo è il problema ti stufi già, e allora cambi propositi, dici be’ allora andrò solo il sabato, ma anche lì quando sono solo buoni propositi senza pensare chiedere l’aiuto di Dio rischi di stufarti ancora di più, alla fine vai a finire che fai il volontariato alla caritas e quando sarai stufo di fare anche questo non si sa dove vai.
Allora chiedere veramente al Signore la grazia di poter camminare insieme a Lui, in questo modo concreto anche della nostra vita quotidiana andiamo avanti con la nostra.
La promessa battesimale Le promesse battesimali, dice il sacerdote dopo aver benedetto l’acqua,” e anche qui non ci sarà molto bisogno di spiegare perché se ci siamo, se ci siamo incontrati oggi su quello che abbiamo detto, oggi ero veramente chiacchierone e di solito io non parlo così tanto, mi fate parlare tre ore in un solo pomeriggio.
Arriviamo al sacerdote che fa la queste promesse battesimali, siamo di fronte a questo momento in cui il cristiano è immerso nell’acqua, cioè nella vita di Cristo e attenzione questo mistero di essere salvati non è che me lo faccio io, mi battezzo io da solo, è un mistero che mi viene dato ed è un simbolo molto bello, è Cristo che mi salva, è Dio che mi salva, quando vuole cioè Dio che mi apre alla sua grazia quando vuole, è Dio che mi da la grazia di amare perdonare il nemico, perché se non riesco a fare questo, ancora ci manca qualcosa.
Dice:
Rinunciate a satana ?
Che cosa vi dice, rinunciate ?
Voi dice rinuncio, ma attenzione quel satana a cui voi rinunciate è quello che ha suggerito ad Eva che questo Dio in fondo, Fidarsi e bene….. non fidarsi e meglio, rinunciate?
Ma in modo concreto e ? ciò vuol dire che domani, anzi adesso, io qualunque cosa succeda non comincerò a dire, dirò Signore cosa vuoi dirmi ?
Dice un padre gesuita sapete qual’è la persona più spirituale che ho incontrato nella mia vita ?
Allora tutti dicono sarà S.Teresa di Visiè , sarà non so che cosa ecc. ecc. no! la mia mamma, dice perché ? Perché dice quando ero bambino, mi hanno mandato a insegnare in una famiglia ricca, a un figlio, mi avevano promesso un ricompensa e ho insegnato tutto quello per superare l’esame, quello di riparazione, e il ragazzo ha superato e mi hanno dato un Penning, niente no, un cent, e io sono rimasto molto deluso quando tornato a casa così tutto triste, e dice la mia mamma mi ha visto, mi dice che cosa è successo ?
Gli ho raccontato che cosa è successo, gli ho raccontato che cosa e successo questo, questo e questo, dice ma tu non devi preoccuparti dice la mamma, più tosto chiediti che cosa Dio vuole dirmi? Ti vuole dire con questo ?
Che cosa Tu Signore vuoi dirmi con questo ? ( Eva ha ascoltato satana è ha preso sul serio).
Lui, malgrado le difficoltà la mamma gli dice non pensare alla difficoltà non guardare l’albero no! lascia stare ritorna al Signore a guardare questa è la Fede.
Rinunciate a tutto quello che vi distoglie da Dio?
Da un rapporto diretto immediato fiducioso aperto con simpatia verso questo Dio?
Risposta è rinuncio.
E a tutte le sue opere ?
Quali sono le sue opere? Basta vedere il catechismo della chiesa cattolica, li ci sono tutte le opere, io ne ho citate alcune riferendomi ai primi secoli della chiesa, stanno anche l’ubriachezza, uno che si salva da solo non attende più la salvezza da Cristo, uno che cerca le sue consolazioni da solo, non attende più, come Israele la salvezza da chi gliela può dare solamente.
E a tutte le sue seduzioni ?
C’è una bellissima modo di raccontare le seduzioni di satana, sapete qual è?
Quello che avevano i padri nel deserto Egiziano nei primi secoli, perché loro cosa dicevano? Dice bene eravamo ad Alessandria, Alessandria è una grande città, un po’ come Sadoma , stessa cosa, un po’ come Ninive, la grande città e cosa succede ?
Scappano dalla grande città perché dicono la c’erano troppe donne belle, allora dice andiamo nel deserto e fuggiamo, non avremmo più seduzioni tentazioni ma ?
Arrivano nel deserto e cosa succede? Cosa succede ? cosa succede direte a voi?
Cominciano a ricordarsi delle donne di Alessandria e tutti i pensieri sulle donne di Alessandria erano evidenti, abbastanza forti, allora la questione non è tanto fuggire dalla grande città, e allora che cosa hanno pensato, hanno riflettuto e dicono ma guarda?
In fondo i nostri peccati hanno un modo di nascere, e hanno più o meno fatto questo “Demage” questo che poi è un esegesi, direi bellissima, di Genesi tre, cioè di quello che abbiamo detto noi, il serpente arriva si mette in mezzo distoglie l’attenzione di Eva da Di, su di lui, Eva lo ascolta ecc. ecc.., e poi Eva quello che gli dice il pensiero, che gli ispira il demonio, allora io vi farò un esempio sulla mia persona così potete capire meglio.
Il primo grado in cui questa suggestione “suggestion” dicono gli inglesi ma non è la parola giusta, suggestione vuol dire “pro aeresis” in greco, cioè un suggerimento.
Io sono lì con un mio libro anzi leggo la Bibbia ancora meglio, leggo la Bibbia, comincio Gesù si trovava a Betania ecc. ecc. e mi viene, un non so che e comincio a vedere, una bottiglia, adesso voglio dire non è un esempio vero ma per farvi capire, non è che dopo abbiamo scoperto il padre beve Whisky beve Ballantine , allora cosa succede vedo questo e poi dopo vado avanti, comincio Betania la casa di Simone lebbroso, però dico interessante e comincio a farmi tornare in mente questa bottiglia, e mentre la guardo, questa bottiglia diventa, più chiara leggo sopra “Ballantine”, ci siamo, allora dico mazza un goccino di “Ballantine” adesso andrebbe anche bene, e comincia quello che loro chiamano quindi suggestione, questa prima immagine così indefinita ma che però prende.
Seconda fase comincia il dialogo, il dialogo con l’immagine.
Esempio del dialogo:
“la bottiglia di Ballantine” la vedo proprio bene, ma dove la vado a trovare ? allora dico mi ricordo che il Rettore nel suo ufficio nel russico, ha alcune bottiglie tra cui c’è anche quella del “Ballantine” , e comincio a dire, anzi ci vado , ma poi dico leggo ancora un po’ qui, e dico ma no? ma scherziamo che cosa sto pensando e vado avanti a leggere.
Terzo livello, Vado avanti e dico ma però, il giovedì la signora Maria va dal Rettore e siccome è sorda come una campana, quando lei è la fa il letto nell’altra stanza io entro prendo il “Ballantine”, bevo, un po’ d’acqua e così nessuno si accorge , ci siamo, e comincio a pensare, dicono questi padri , più il pensiero viene dialogato in me più va a fondo.
Quarto livello Si combatte naturalmente, perché poi io continuo a dire ma no, ma sono lo spirituale del collegio, non posso fare queste cose mai si potrebbe ecc. ecc. quarto livello, faccio quello che la suggestione mi dice, io aspetto giovedì, vado tanto c’è la Maria sorda come una campana, apro prendo la bottiglia, bevo un bicchiere, metto l’acqua, riporto là, metto la bottiglia a posto, basta. Quinto livello Attenzione qui interessante quello che dicevamo prima.
Ogni volta che mi viene in mente questa bottiglia faccio quello che l’immagine suggerisce e diventa abitudine, i famosi sette vizi capitali cioè uno diventa un’abitudine ecc.ecc. questo è il quinto livello l’abitudine.
Sesto livello Lo aggiungo io, quando io giustifico l’abitudine, ormai ho l’abitudine e comincio a giustificare con che cosa, anche con la Sacra Scrittura dicono alcuni padre, cioè dice ma infondo S. Paolo scrive: Timoteo bevi un bicchiere di vino, perché io non dovrei bere un bicchiere di Ballatine? Ci siamo, e dicono i padri che quando tu arrivi a questo livello ormai è grave, e cominci a giustificare le tue abitudini cattive, con la Sacra Scrittura, ripeto molti libri si scrivono proprio per giustificare certe cose. Allora rinunci a tutte le suggestioni ? Caro mio, e voi dite rinuncio, perché queste suggestioni che cosa hanno quello di portarmi lontano da Cristo più lontano da Dio ecc. e non di farmi rimanere li, ma Cristo ormai ha vinto ogni forza della morte che mi fa tornare da Dio, cioè da me stesso, perché poi tornare a Dio significa non fare male a me stesso, ma ritornare vivo, andiamo avanti. Credete in Dio Padre Onnipotente Creatore del cielo e della terra ? Crediamo, caro mio bisogna credere veramente sul serio, perché credere che Dio ha creato l’uomo libero davanti a se, in questo progetto così grande, in cui dice che la nostra vita non avrebbe senso se Cristo poi fosse ritornato a riprenderci, e a rimetterci dentro a questo progetto della creazione che Dio ha avuto fin dall’inizio. Credete che questo Dio ha creato non per fare filos la sera, l’uomo per avere qualcuno con cui scambiare quattro chiacchiere perché se no non sa dove andare, come diceva Adriano Cementano neanche un prete per chiacchierare la domenica pomeriggio o nell’oratorio Dio non è questo, Dio è uno che ha creato dalla sovrabbondanza dell’amore tutto questo e ha messo l’uomo dentro per dargli un paradiso gia qui, gia qui. Credo, sapete che credere vuol dire non solo, dire, si questo che ha detto il prete oggi lo credo cioè lo capisco intellettualmente, aderisco intellettualmente a questo ma nella tradizione la chiesa cattolica, l’atto di fede è in due parti, cioè due dimensioni non due parti, la Fides qua e la Fides que. La fides qua in latino vuol dire con la quale io credo la fede, con la quale io credo cioè il mio atteggiamento di affidamento a Dio. La fides que è io credo, alle parole che Dio mi dice (dico stupidamente) se io mi fido di Dio quando Lui parla io accolgo quello che dice, allora questo vuol dire la fides que el a fides qua allora se Lui mi parla accolgo quello che dice affidandomi a Lui e viceversa, credete ?
E’ quando Dio parla nelle cose difficili ? E quando Dio parla nella morte ? Perché questo fa parte della nostra vita.
Crediamo? Non so se era qui o da un’altra parte mi ricordavo sempre l’esempio di questa donna, che scopre il tumore al seno, viene e dice padre, io non so più cosa fare, non so se pregare che questo sia positivo o negativo perché stamattina ho cominciato a fare gli esami non so più cosa fare, pregare o non pregare, pregare che vada bene, che vada male.
Alla fine è arrivata da sola a dire io padre così pregherò”Dio che mi dia la forza che sia, che sia positivo, che sia negativo di continuare a pregare Lui, di continuare a stare.
Credete in Gesù Cristo?
Credete che sia Gesù Cristo suo unico figlio nostro Signore che nacque da Maria Vergine, morì e fu sepolto, risuscitato dai morti e siede alla destra del Padre?
Si crediamo, che questo ma non solo siede alla destra del Padre, ma come direbbero i padri Lui è arrivato alla destra del Padre, col nostro corpo trasfiguarato glorioso, glorificato dopo la resurrezione, ma è il nostro, no è un corpo diverso, ma quello che aveva qui quello che ha ricevuto dalla madre umana.
Sapete noi abbiamo Tu scendi dalle stelle è un bel canto S.Alfonso Maria Liguori ecc., ma attenzione quando noi diciamo, Tu scendi dalle stelle, dimentichiamo un aspetto importante, che Cristo non è sceso solo dalle stelle, ma è nato da una di noi, da qui è nato dalla terra, e allora è interessante che una di noi lo ha generato, e questo corpo in qualche modo glorificato è alla destra del Padre, cioè ci siamo già noi li, c’è già il nostro corpo lì, non so se mi spiego, primizia del nostro corpo che risorgerà alla seconda venuta del Salvatore crediamo?
Noi il nostro corpo è già la, sapete quello umano solo che è glorificato nella persona divina e umana di Cristo, e dopo la resurrezione e salito alla destra del padre, e nella Trinità siamo così cari a Dio che nel cuore della Trinità, non solo è tornato Adamo, così com’è ma è tornato il nuovo Adamo con la sua parte diciamo umana che ha preso dalla madre, madre di Dio Madonna Maria Santissima, la quale anche Lei è salvata, è salvata in Cristo,.
Questa icona qui si chiama dell’Orante, quelle figure che trovate nelle catacombe di S. Callisto per esempio, trovate questa Madre di Dio con le braccia aperte, che cos’è questo se non il segno di una persona aperta completamente all’azione di Dio in Lei per la sua salvezza e per la sua, e per la salvezza degli altri , e cosa vedete nel cuore? Nel petto di Maria ? C’è un medaglione, e dentro il medaglione c’è il bambino Gesù, il bambino Gesù, anche lui ha lo stesso atteggiamento, cioè faccio la volontà del Padre, quello che vi dico io, non è quello che io, ma è quello del Padre ecc. ed è bellissimo che i commentatori di questa icona dicano, Maria piano, piano sta’ assumendo lo stesso atteggiamento del Figlio, Maria nel Figlio, sta’ diventando come il figlio è, cioè aperto alla volontà del Padre, ed è bello questo perché si chiama Madonna del segno.
Allora Maria che genera il Cristo, in un certo senso anche Lei è la prima salvata dallo stesso Cristo, sapete che nella nostra liturgia Bizantina, ci fanno pregare per la tutta Santa Immacolata sempre vergine Maria, subito dopo la consacrazione dei doni, si ricorda immediatamente tutti i Santi come facciamo anche noi del resto nei nostri canoni latini, ma si ricorda anche per la tutta Santa Immacolata sempre Vergine Maria, preghiamo ancora una volta, cioè Lei è una di noi, e una di noi ha dato un corpo che adesso sta seduto alla destra del Padre trasfigurato in Cristo, glorificato dalla sua morte e resurrezione, Credete ?
Che il nostro corpo non diventerà così ceneretta, ciderella, ma è solo una, sarà pienamente trasfigurato e risorgerà, vuol dire nei paesi dell’Est, questo è molto chiaro questo esempio, forse qui no, nei paesi dell’Est, per farsi una casa uno ammesso che abbia fortuna anche in questo caso, impiega tutta la vita , comincia dai fondamenti, passo dopo passo fin quando i soldi per comprare i mattoni, poi mette su per tutta la vita si costruisce la casa per lui e per la sua famiglia, và in chiesa e sente il parroco che dice:
Ah questa vita, la si ma qui, e allora sapete e facile trovare i maschi che poi non vanno più in chiesa.
Tutto di la, l’unica cosa che so fare quattro mura l’ ho fatto per amore dei miei ed è per amore dei miei, per sacrificio.
Io quest’estate scorsa ho voluto fare un esperienza anch’io, sono andato a casa di un seminarista, a raccogliere le patate in montagna, l’avevo fatto nella pianura Padana, ed era gia’ un lavoro duro, ed erano patate di un certo peso diciamo, quelle lì sono patatine proprio, di quattro tipi che devi smistare in quattro secchi diversi, servono solo per mantenere la famiglia, per sfamarli non per venderli.
Allora in questo contesto voi mi potete capire, cosa vuol dire costruire una casa, ma attenzione proprio questa importanza del corpo in un certo senso, in una certa teologia ci fa’ anche dire l’importanza che ha quello che l’uomo fa materialmente per amore, questo che fa per amore passa non sappiamo come passa.
Paolo dice : Tutto passerà il dono delle lingue la profezia tutto, la carità non passa, e la carità a volte, anzi la carità è concreta, io bene sai? Però non fa più niente per te, il marito che va su e giù, sette volte al giorno, quando la moglie è malata, per pagare le bollette che di solito ci pensa la moglie, ma ora deve andare lui, su e giù dalle scale settimo piano, oggi non funziona l’ascensore, amore concreto, questo non passerà, caro ti voglio bene dopo sette anni , oppure scrivo una lettera per dirti che ti voglio bene, dopo due anni che non mi dici più niente, va bene, la carità è concreta, e questa non passa, sapete alcuni i Russi dicono, i Russi non sono cattolici sono ortodossi, ma è interessante sono cristiani anche loro, e anche loro partecipano, la chiesa cattolica riconosce gli stessi sacramenti vivificanti come noi, sono validi, perché i vescovi sono validi, tutto è valido quindi manca solo questa unità con Roma, dicono i Russi quando saremo di là, ci spaventiamo solo all’idea che tutto sarà monotono, non finirà mai, non finirà mai dice, che cosa faremo là ? La risposta di alcuni , ci ricorderemo del padre del Figlio e Spirito Santo di tutto questo, e nella resurrezione di Cristo, nella forza e della resurrezione di Cristo, in cui risorgiamo tutti, che poi Cristo Risorto, dice Paolo, dicono tutti per la potenza del Padre nel suo Spirito Santo, quindi è il Padre un po’ il Soggetto di questa storia veramente grande, a cui il Cristo ci vuole riportare, ma ecco che allora in questa forza della resurrezione, che noi celebriamo la notte del Sabato Santo, che cantiamo nell’Exsulted , possiamo capire molto bene quando l’Exsulted dice finalmente in questa notte hai riunito cielo e terra chiaramente, perché si è diviso si è spaccata questa unità in questo modo nella resurrezione guardando avanti guardando a noi il cielo e la terra si riunirà ma non solo

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