INSIEME INTORNO ALLA PAROLA DI DIO.
Cosa vi fa venire in mente una stanza
quasi interamente occupata da un tavolo circondato da sedie?
Un banchetto, un convivio, una riunione …?
Può essere tutto questo e molto di più.Tutti i sabati sera, come gruppi di famiglie, ci ritroviamo seduti intorno ad un tavolo e poniamo al centro dei nostri incontri la lettura della Bibbia.Così quel tavolo assume i contorni di una mensa, in cui ci nutriamo del cibo necessario per la nostra anima; diventa una riunione il cui ordine del giorno verte sempre sul medesimo punto: imparare a riconoscere la ricchezza della presenza di Dio nelle nostre vite. In tal modo i nostri incontri del sabato sera sono un ritrovo, un rifugio, un conforto, una meditazione collettiva, una parentesi leggera in una settimana pesante, un approfondimento nella leggerezza della vita di oggi, un’alternativa alle mode imperanti, una moda da riscoprire e rilanciare …..
Ognuno di noi ha iniziato a frequentare questo appuntamento per motivi diversi: per desiderio di capire, per sua ferma convinzione, per errore perché si è entrati dalla porta sbagliata, per gli altri ( magari i nostri figli) per dare loro un buon esempio, per se stessi, (perché a volte l’altro che ci sta vicino non sempre comprende il nostro bisogno di Dio), per orgogliosa rivalsa di una cristianità oggi sempre più mortificata, perché si conosceva qualcuno che già frequentava questi incontri e anche noi, lasciando le reti che avevamo in mano , lo abbiamo seguito sul suo sentiero di ricerca,…..
A causa di tutto ciò che, come uomini, nell’arco della nostra vita, nelle varie età, nelle diverse esperienze contingenti ci ha attraversato la mente, ci ha magari creato un disagio interiore o al contrario un grande entusiasmo, noi siamo entrati e ci siamo fermati…
Ogni anno incentriamo la catechesi sulla lettura di un libro della Bibbia, e principiando da un’interpretazione del testo, attualizziamo la discussione calandola nella nostra quotidianità.Così questo testo che ci appare spesso criptico, per studiosi, apparentemente anacronistico, può diventare più facilmente fruibile, eternamente attuale fintanto che sarà attuale la presenza dell’uomo nel mondo, ed a maggior ragione in questi tempi in cui difetta una educazione dello spirito.Riscopriamo la infinita ricchezza racchiusa in un Libro in grado di condurre, anche per sentieri diversi, alla stessa meta ed a riscoprire il primo ed ultimo comandamento, genesi e traguardo dell’umanità: AMA.
Così iniziano lentamente a cadere i veli, più o meno spessi, che ci impediscono a volte di guardarci e comunicare in modo più autentico anche con il nostro compagno di vita, per pudore, per pigrizia, per incapacità di ritagliarsi nella giornata un momento in cui confrontarsi.
Perché non frequentare uno spazio in cui la famiglia ha una stanza tutta per sé, in cui si riscopre parte integrante di un disegno più grande, un luogo all’interno della comunità parrocchiale che, accogliendola in sé, la trascende donandole quella perfezione che Dio ha pensato per lei?
Ritroviamo, allora, un momento in cui confrontarci con l’altro se stesso della coppia e/o anche con altre coppie, in una dinamica in cui fioriscono nuovi entusiasmi, in cui ci si incontra senza grandi pretese….. con semplicità!
Un banchetto, un convivio, una riunione …?
Può essere tutto questo e molto di più.Tutti i sabati sera, come gruppi di famiglie, ci ritroviamo seduti intorno ad un tavolo e poniamo al centro dei nostri incontri la lettura della Bibbia.Così quel tavolo assume i contorni di una mensa, in cui ci nutriamo del cibo necessario per la nostra anima; diventa una riunione il cui ordine del giorno verte sempre sul medesimo punto: imparare a riconoscere la ricchezza della presenza di Dio nelle nostre vite. In tal modo i nostri incontri del sabato sera sono un ritrovo, un rifugio, un conforto, una meditazione collettiva, una parentesi leggera in una settimana pesante, un approfondimento nella leggerezza della vita di oggi, un’alternativa alle mode imperanti, una moda da riscoprire e rilanciare …..
Ognuno di noi ha iniziato a frequentare questo appuntamento per motivi diversi: per desiderio di capire, per sua ferma convinzione, per errore perché si è entrati dalla porta sbagliata, per gli altri ( magari i nostri figli) per dare loro un buon esempio, per se stessi, (perché a volte l’altro che ci sta vicino non sempre comprende il nostro bisogno di Dio), per orgogliosa rivalsa di una cristianità oggi sempre più mortificata, perché si conosceva qualcuno che già frequentava questi incontri e anche noi, lasciando le reti che avevamo in mano , lo abbiamo seguito sul suo sentiero di ricerca,…..
A causa di tutto ciò che, come uomini, nell’arco della nostra vita, nelle varie età, nelle diverse esperienze contingenti ci ha attraversato la mente, ci ha magari creato un disagio interiore o al contrario un grande entusiasmo, noi siamo entrati e ci siamo fermati…
Ogni anno incentriamo la catechesi sulla lettura di un libro della Bibbia, e principiando da un’interpretazione del testo, attualizziamo la discussione calandola nella nostra quotidianità.Così questo testo che ci appare spesso criptico, per studiosi, apparentemente anacronistico, può diventare più facilmente fruibile, eternamente attuale fintanto che sarà attuale la presenza dell’uomo nel mondo, ed a maggior ragione in questi tempi in cui difetta una educazione dello spirito.Riscopriamo la infinita ricchezza racchiusa in un Libro in grado di condurre, anche per sentieri diversi, alla stessa meta ed a riscoprire il primo ed ultimo comandamento, genesi e traguardo dell’umanità: AMA.
Così iniziano lentamente a cadere i veli, più o meno spessi, che ci impediscono a volte di guardarci e comunicare in modo più autentico anche con il nostro compagno di vita, per pudore, per pigrizia, per incapacità di ritagliarsi nella giornata un momento in cui confrontarsi.
Perché non frequentare uno spazio in cui la famiglia ha una stanza tutta per sé, in cui si riscopre parte integrante di un disegno più grande, un luogo all’interno della comunità parrocchiale che, accogliendola in sé, la trascende donandole quella perfezione che Dio ha pensato per lei?
Ritroviamo, allora, un momento in cui confrontarci con l’altro se stesso della coppia e/o anche con altre coppie, in una dinamica in cui fioriscono nuovi entusiasmi, in cui ci si incontra senza grandi pretese….. con semplicità!
Quanto ho scritto non è una riflessione
per il libro di Tobia che stiamo leggendo ma inizio a scrivere questa
riflessione sull’amore con ciò che sono andata a scavare nei ricordi della
memoria.
Ho ritrovato, non per caso ma perché sono andata a cercarli, gli appunti della celebrazione del mio matrimonio con Sergio.
La prima pagina inizia con queste parole:
“Al di sopra di tutto ci sia sempre l’amore perché è soltanto l’amore che tiene perfettamente uniti”
Col. 3,14
E poi ancora:
Il Signore vi custodisca e vi protegga dall’alto dei cieli. Vi benedica il Signore e vi doni la sua gioia. A lui chiediamo che siate saldamente radicati e fondati nell’amore (Ef. 3.21)
Ora solo tre cose contano: fede, speranza ed amore. La più grande di tutte è l’amore. (Inno dell’amore)
Cammineremo sempre insieme l’uno accanto all’altro, nell’amore e per sempre! (celebrazione del matrimonio)
Ricevi questo anello: dica a tutti che noi due ci apparteniamo l’uno all’altro nell’amore e per sempre.(celebrazione del matrimonio)
Queste frasi racchiudono tanto. E ciascuno di noi può interpretarle a modo suo per la sua vita.
L’amore si conserva gelosamente , non finisce, si trasforma, si ricerca continuamente.
Noi non siamo più giovani sposi, ma coppie adulte che hanno formato una famiglia, che hanno dei figli.
Siamo diventati molto importanti l’uno per l’altro.
Io sono del mio amore e il mio amore è mio (Cantico dei cantici)
Ecco ho trovato il mio amore, l’ho stretto forte a me e non lo lascerò più (Cantico dei cantici)
L’ultima preghiera che mi è rimasta nel cuore:
“Signore Dio eterno,
dopo un lungo cammino abbiamo unito le nostre vite nel matrimonio.
Con la tua Santità, sii la nostra guida. Con la tua forza, sii il nostro sostegno.
Con la tua dolcezza, sii la nostra gioia.
Tienici per mano perché niente separi ciò che tu hai unito, niente offuschi ciò che tu hai acceso in noi.
Fa che possiamo camminare sulle vie della giustizia, compiendo ciò che è gradito ai tuoi occhi.
Fa che viviamo in questo mondo, obbedendo ai Tuoi comandamenti e al Vangelo di Gestù.
Donaci al mondo futuro i beni che non passano.
Che siamo la mano, l’orecchio,il piede l’uno dell’altro.
Che possiamo crescere nella fede e insieme camminare verso Te.
Rendici pronti al perdono, forti nella prova, capaci ogni giorno di riprendere il cammino.
Che possiamo edificare una casa ospitale e aprire a tutti il nostro cuore e le nostre mani: soprattutto ai più bisognosi.
Donaci di rallegrare i nostri amici e quanti nella vita incontreremo.
Fa che possiamo essere per i nostri figli i primi testimoni della fede:
nelle opere e nelle parole.
Che possiamo essere insieme nella preghiera,
insieme nel pianto,
insieme nella gioia,
insieme nella malattia,
insieme dopo la morte,
nella luce senza fine del Tuo Regno.”
Daniela
Ho ritrovato, non per caso ma perché sono andata a cercarli, gli appunti della celebrazione del mio matrimonio con Sergio.
La prima pagina inizia con queste parole:
“Al di sopra di tutto ci sia sempre l’amore perché è soltanto l’amore che tiene perfettamente uniti”
Col. 3,14
E poi ancora:
Il Signore vi custodisca e vi protegga dall’alto dei cieli. Vi benedica il Signore e vi doni la sua gioia. A lui chiediamo che siate saldamente radicati e fondati nell’amore (Ef. 3.21)
Ora solo tre cose contano: fede, speranza ed amore. La più grande di tutte è l’amore. (Inno dell’amore)
Cammineremo sempre insieme l’uno accanto all’altro, nell’amore e per sempre! (celebrazione del matrimonio)
Ricevi questo anello: dica a tutti che noi due ci apparteniamo l’uno all’altro nell’amore e per sempre.(celebrazione del matrimonio)
Queste frasi racchiudono tanto. E ciascuno di noi può interpretarle a modo suo per la sua vita.
L’amore si conserva gelosamente , non finisce, si trasforma, si ricerca continuamente.
Noi non siamo più giovani sposi, ma coppie adulte che hanno formato una famiglia, che hanno dei figli.
Siamo diventati molto importanti l’uno per l’altro.
Io sono del mio amore e il mio amore è mio (Cantico dei cantici)
Ecco ho trovato il mio amore, l’ho stretto forte a me e non lo lascerò più (Cantico dei cantici)
L’ultima preghiera che mi è rimasta nel cuore:
“Signore Dio eterno,
dopo un lungo cammino abbiamo unito le nostre vite nel matrimonio.
Con la tua Santità, sii la nostra guida. Con la tua forza, sii il nostro sostegno.
Con la tua dolcezza, sii la nostra gioia.
Tienici per mano perché niente separi ciò che tu hai unito, niente offuschi ciò che tu hai acceso in noi.
Fa che possiamo camminare sulle vie della giustizia, compiendo ciò che è gradito ai tuoi occhi.
Fa che viviamo in questo mondo, obbedendo ai Tuoi comandamenti e al Vangelo di Gestù.
Donaci al mondo futuro i beni che non passano.
Che siamo la mano, l’orecchio,il piede l’uno dell’altro.
Che possiamo crescere nella fede e insieme camminare verso Te.
Rendici pronti al perdono, forti nella prova, capaci ogni giorno di riprendere il cammino.
Che possiamo edificare una casa ospitale e aprire a tutti il nostro cuore e le nostre mani: soprattutto ai più bisognosi.
Donaci di rallegrare i nostri amici e quanti nella vita incontreremo.
Fa che possiamo essere per i nostri figli i primi testimoni della fede:
nelle opere e nelle parole.
Che possiamo essere insieme nella preghiera,
insieme nel pianto,
insieme nella gioia,
insieme nella malattia,
insieme dopo la morte,
nella luce senza fine del Tuo Regno.”
Daniela